Nel 1988 usciva nelle sale la seconda prova cinematografica del regista visionario Tim Burton dopo «Pee-wee’s Big Adventure» (1985), premiata con un Oscar al miglior trucco: “Beetlejuice – Spiritello porcello“.
Il film racconta la vicenda di una giovane coppia di sposi (Alec Baldwin e Geena Davis) che dopo essere morti in un incidente stradale continuano a vivere da fantasmi nella loro casa. Quando una famiglia arriva a disturbare la loro tranquillità (Jeffrey Jones, Catherine O’Hara e Winona Ryder), per provare a scacciarla i due sposini evocano lo strampalato esorcista di umani Betelgeuse, interpretato da Michael Keaton.
L’attore, che ha lavorato con Burton anche in “Batman”, regala in questo film una delle sue migliori interpretazioni. Ma c’è un retroscena particolare, quasi buffo, su chi doveva interpretare il ruolo di Beetlejuice.
Infatti all’epoca, durante la pre-produzione del film, il regista Tim Burton era favorevole e più che convinto in una scelta assai particolare: quella di chiamare Arnold Schwarzenegger per il ruolo.
Tuttavia, e forse anche giustamente, la produzione Geffen Company riteneva che a causa della reputazione di Schwarzenegger, cioè quella di una star di film d’azione muscolosi, la gente non l’avrebbe preso sul serio rimanendo quasi distratta dalla sua presenza.
Ma Burton si avvicinò comunque a Schwarzenegger, offrendogli la parte. Arnold però rifiutò, essendo impegnato a girare “L’implacabile” (film del 1987). Insomma, abbiamo seriamente rischiato di vedere Schwarzy come Beetlejuice.