Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale, incontro con Vittorio Cecchi Gori

Il produttore ha raccontato molti aneddoti sulla sua carriera

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Il CSC ha organizzato il festival “Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale“, che si svolge dal 31 marzo al 6 aprile presso varie sedi a Roma, tra cui il Centro Sperimentale, Spazio SCENA e la Casa del Cinema. Il programma include omaggi a figure significative del cinema italiano, tra cui Vittorio Cecchi Gori che ha tenuto un incontro intitolato “Vittorio Cecchi Gori e il mestiere del produttore”, moderato da Malcom Pagani

Il produttore ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera partendo da Il Postino:

«Comprai un cinema a Beverly Hills sulla strada principale, in America, dovetti rimetterlo a posto e poi cominciammo a proiettare Il Postino. Il film era stato scartato dalla commissione italiana per rappresentare l’Italia quindi poteva concorrere solo se proiettato in una sala statunitense coi i sottotitoli. Appena lo proiettai è iniziato a piacere ed andò benissimo. Si sparse la voce e conquistò 5 nomination agli Oscar e ne vinse una»

Il produttore ha anche ricordato le sue collaborazioni con molti attori tra cui quella con Meryl Streep:

 «Dovevamo iniziare le riprese di un film con Meryl Streep, ma lei due settimane prima venne in ufficio e mi confidò di essere incinta: era preoccupata per il contratto già firmato. Subito dopo io apri il frigo bar del mio studio e decisi di stappare una bottiglia di champagne per festeggiare la bella notizia della futura mamma. Quando me l’ha detto pensava che mi sarei arrabbiato, ma io invece le dissi “festeggiamo!”. Molto probabilmente in America qualche altro produttore non si sarebbe comportato alla stessa maniera»

Infine Vittorio Cecchi Gori ha parlato anche de I Due Carabinieri:

«Quando mi sposai con Rita Rusic, avevo per testimoni Verdone e Enrico Montesano. Mentre il prete celebrava la funzione, li vidi impettiti nei vestiti blu e in lontananza due Carabinieri così mi venne in mente di fargli fare un film. Subito dopo la cerimonia glielo dissi e fu un successo»