L’era dello streaming ha stravolto l’industria cinematografica sotto molteplici prospettive, tra cui, ovviamente, quella economica. Da diversi anni, ormai, Hollywood ha cambiato la sua metrica di successo, passando dalle prodezze del botteghino al numero di visualizzazioni e abbonati delle sempre più numerose piattaforme streaming. La pandemia accorsa nel 2020 ha notevolmente accelerato tale processo, ma sono in molti a ritenere che il cambiamento era destinato ad accadere in ogni caso. Una cosa, però, è rimasta invariata: le star del cinema vogliono ancora essere pagate come star del cinema, non importa su quale ‘mezzo’ sia destinato il proprio lavoro.
Seguendo questa riflessione e alla luce delle recenti diatribe finite addirittura in tribunale (vedi Scarlett Johansson che fa causa alla Disney), Variety ha pubblicato una classifica aggiornata con i 17 stipendi più alti percepiti dalle star, che potete trovare in calce all’articolo.
Dagli studios agli streamer: i cachet delle star
Nel 1996 ci ha pensato Jim Carrey con la dark comedy Il rompiscatole (The Cable Guy) a fare da apripista, ponendo come stipendio standard per i migliori talenti 20 milioni di dollari a film. Un tetto ancora richiesto agli studios per i titoli cosiddetti headliner in uscita nelle sale, a cui si sono attenuti, ad esempio Sandra Bullock, Brad Pitt e Chris Hemsworth come cachet rispettivamente per The Lost City of D (Paramount), Bullet Train (Sony) e Thor: Love and Thunder (Disney). A scendere, troviamo Chris Pine con 11,5 milioni di dollari chiesti alla Paramount per Dungeons and Dragons e Robert Pattinson con ‘soli’ 3 milioni di dollari per interpretare il nuovo Batman nell’atteso cinecomic di Matt Reeves targato Warner Bros.
Netflix e Amazon i più ricchi
Cinque anni fa, molti di questi payday sarebbero stati il top del top, ma paradossalmente ora sbiadiscono di fronte alle ricchezze offerte da Netflix, Amazon e altri streamer di punta. Daniel Craig, ad esempio, è colui che ha trovato l’accordo più redditizio: 100 milioni di dollari grazie alla vendita di due sequel di Knives Out di Rian Johnson.
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La nuova equazione ha creato pagamenti anticipati esponenzialmente più alti, compresi i 30 milioni di dollari assicurati da Amazon per avere Dwayne Johnson in Red One, che potrebbe arrivare a 50 milioni quando sarà finalizzato il backend. 30 milioni di dollari anche per Leonardo DiCaprio e 25 milioni di dollari per Jennifer Lawrence nella commedia catastrofica Netflix diretta da Adam McKay, Don’t Look Up. Sempre Netflix paga Julia Roberts 25 milioni per il thriller Leave the World Behind e circa 20 milioni di dollari a Ryan Gosling per The Gray Man, incluso un bonus multipicture.
Warner Bros fa i conti con la sua decisione di lanciare tutti i film del 2021 in contemporanea al cinema e in streaming su HBO Max. Il risultato è stato pagare Denzel Washington 40 milioni di dollari per Fino all’ultimo indizio, stessa cifra destinata a Will Smith per King Richard, dove ricopre doppio ruolo di produttore attore.
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Keanu Reeves avrà diritto al pagamento degli arretrati oltre ai 12-14 milioni di dollari che ha guadagnato per il prossimo Matrix 4. Amazon Studios, invece, ha depositato 15 milioni di dollari sul conto bancario di Michael B. Jordan dopo aver sottratto Senza Rimorso alla Paramount.
Discorso a parte per Tom Cruise. L’attore, infatti, è rimasto uno delle poche star del cinema tradizionale a richiedere lo stipendio sulla partecipazione backend, ovvero prima che lo studio guadagni anche solo un centesimo dagli incassi del box office. Questo gli dà diritto a decine di milioni di dollari in bonus dopo i risultati al botteghino. Dalla Paramount guadagna 13 milioni di dollari per il suo compenso anticipato in Top Gun: Maverick, ma quella cifra è destinata a volare molto più in alto se il film sarà un successo.
Qui di seguito la classifica pubblicata da Variety:
