Dal red carpet alla guerra in Ucraina, la cerimonia di apertura di Cannes 2022

Durante la cerimonia di apertura del 75° Festival di Cannes il presidente ucraino Zelensky ha tenuto un intervento a sorpresa

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Volodymyr Zelensky, Cannes 2022

La cerimonia di apertura del Festival di Cannes 2022 sembra riportare la Croisette alla brillante epoca prepandemica. Sul tappeto rosso all’ingresso del Grand Theatre Lumière hanno sfilato con gioiosa eleganza i membri di tutte le giurie della selezione ufficiale, tra cui Vincent Lindon, Jasmine Trinca, Asghar Farhādi, Rebecca Hall, Valeria Golino Rossy de Palma, con la palma d’oro onoraria di quest’anno Forest Whitaker e i membri del cast del film di apertura, Coupez! di Michel Hazanavicius con Matilda Lutz e Bérénice Bejo. Ma il vero ospite inatteso è arrivato in collegamento a sorpresa da remoto dall’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky.

L’attrice Virginie Efira ha condotto la serata presentando un commosso presidente di giuria Vincent Lindon che ha garantito un’edizione del Festival di Cannes “dignitosa e rispettosa di questi tempi di guerra”. L’attore Forest Whitaker, anche lui visibilmente commosso nel ritirare la Palma d’oro onoraria, ha sottolineato che “i registi aiutano a dare un senso a questo mondo“.

La grande sorpresa della cerimonia di apertura di Cannes 2022 è stato però l’intervento, non annunciato prima, del presidente ucraino Zelensky. È a lui che sono andati i più sonori applausi della serata.

In collegamento da remoto, Zelensky ha citato Il grande dittatore di Charlie Chaplin, l’opera che rappresenta la prima grande satira del nazismo, per ricordare al pubblico quale potente ruolo i film possono avere.

“Centinaia di persone muoiono ogni giorno – ha detto Zelensky –. Il cinema starà muto o ne parlerà? Se c’è un dittatore, se c’è una guerra per la libertà, ancora, tutto dipende dalla nostra unità. Il cinema può restare fuori da questa unità? Abbiamo bisogno di un nuovo [Charlie] Chaplin che dimostri che, ai nostri tempi, il cinema non è muto“.

Il difficile momento politico si riflette anche in alcuni dei film presentati al Festival. Da Mariupolis 2 film del regista ucraino Mantas Kvedaravičius, recentemente catturato e ucciso durante l’invasione russa dell’Ucraina, che sarà presentato Furi Concorso, al regista dissidente russo Kirill Zerebrnnikov che presenta in Concorso Zhena Chaikovskogo (Tchaïkovsky’s Wife): Cannes 2022 ha voluto dimostrare di non aver dimenticato il tragico momento storico in cui questa 75ª edizione si colloca, anche bandendo dal Festival i russi che abbiano legami con il governo di Vladimir Putin.