David 2021, la diretta con tutti commenti

La diretta della serata di premiazione dell'Accademia del cinema italiano

0
David 2023

David 2021, è arrivato anche in Italia il momento di premiare l’eccellenza del nostro cinema in questa stagione travagliata, caratterizzata dal Covid, dalla chiusura delle sale, dalle piattaforme streaming che hanno accolto molta della nostra produzione nell’ultimo anno.

L’Accademia del cinema italiano David di Donatello non ha potuto non recepire il messaggio e ha cambiato le regole di iscrizione dei film al premio, facendo di fatto un ulteriore passo nel futuro del cinema.

Oggi, 11 maggio, dopo il consueto incontro mattutino da parte di tutti i candidati di quest’anno con il Presidente della Repubblica, che ha sottolineato l’importanza che ha l’arte cinematografica nella storia del nostro paese e di quanto fondamentale sia che riparta a pieno regime il prima possibile, speriamo tutti si apra una nuova fase per la produzione, la distribuzione, l’esercenza, e anche la stampa cinematografica, augurandoci che le chiusure dell’ultimo anno non si verifichino più.

Come abbiamo fatto per gli Oscar, i BAFTA e i Golden Globes, seguiremo la serata in diretta, andando a guardare i profili social di chi c’è e di chi non c’è, commentando passo per passo l’evento e i vincitori.

Intanto potete leggere quello che abbiamo scritto negli scorsi mesi.

David 2021, tutti i candidati

David 2021, la paranza degli esclusi parte terza

Gabriele Muccino si sfila dalla giuria dei David di Donatello

David alla carriera a Sandra Milo

David Speciale a Monica Bellucci

David dello spettatore a Tolo Tolo

David speciale a Diego Abatantuono

INIZIA LA DIRETTA

Si parte con Laura Pausini, vincitrice del Golden Globe di quest’anno, che dal Teatro dell’Opera di Roma canta Io sì.

“Per me è una emozione particolare perché questa canzone fa parte di un film meraviglioso, La vita davanti a sé. Per me è un grande onore. Stiamo ripartendo, siamo forti!”

Arriva sul palco il Ministro Dario Franceschini. “Io penso che l’andamento dei contagi consentirà di riaprire ulteriormente. Ma il cinema non si è mai fermato. Ed è bello che il David premi tutti i protagonisti, non solo quelli che si vedono sullo schermo. Sono convinto che ci aspetti una grande stagione”. E per questo annuncia l’investimento di 300 milioni del Recovery Plan per il Centro Sperimentale di Cinematografia e per Cinecittà.

Parola ai premi, si parte dalla Miglior Attrice Non Protagonista. Tra le cinque candidate, a vincere è Matilda De Angelis. Primo David di Donatello alla seconda candidatura per l’attrice bolognese.

Voglio ringraziare Sydney Sibilia, Matteo Rovere (“il mio portafortuna) e i miei agenti, mia madre, la mia famiglia, le mie ballotte di Bologna e tutte le persone che mi rendono la persona che sono.

Arriva sul palco Valerio Mastandrea per premiare i vincitori della Miglior Scenografia.

“La scenografia i film li scrive eccome, perché tutti gli elementi ampliano il racconto di un film. Propongo a Piera Detassis di fondere l’anno prossimo i premi e di dare la Miglior Scenografia a uno sceneggiatore, e viceversa”.

Il David per la Miglior Scenografia va a Ludovica FERRARIO (che ritira il premio), Alessandra MURA – Paola ZAMAGNI per Volevo nascondermi

Una emozionatissima Ferrario cita le sue colleghe e “tutti, tutti quelli che non posso dire ora”, dando un ringraziamento particolare a Giorgio Diritti “per l’umanità del suo cinema”, a Ligabue, a Basili “che mi ha insegnato tanto e tutti i registi che mi hanno dato fiducia in passato e dedico questo premio alla mia famiglia. Tutta”.

A seguire: il Miglior Regista esordiente è Pietro Castellitto per I predatori. Anche lui al primo David su due candidature.

“Grazie a tutti, a 01 per aver difeso il film e averci creduto…- dice. – Divido il premio con tutti gli attori che han fatto il film con me, e il pezzo più grosso al mio amico Giorgio Montanini”. E chiude salutando e baciando la madre e il padre.

Claudia Gerini sul palco consegna il David per il Miglior Costumista a Massimo CANTINI PARRINI per Miss Marx. E’ il quinto David su sei candidature complessive.

Carlo Conti ricorda Ennio Morricone e i dieci David di Donatello da lui vinti, oltre ai due Oscar (quello Onorario del 2016 e quello per The Hateful Eight). Dal Teatro dell’Opera Andrea, il figlio del grande compositore, dirige l’Orchestra che suona il tema di Nuovo Cinema Paradiso.

E’ il momento del David Speciale per Monica Bellucci, in collegamento da Sofia, che dedica il premio alle sue due bambine:

Sono davvero molto felice e onorata di ricevere un premio davvero speciale per me, che condivido con tutti i candidati e i vincitori. Nella speranza che l’arte in tutte le sue forme possa trovare nuova vita.

Carlo Conti mostra lo spot che ci invita a tornare al cinema per godere dei film, voce narrante proprio la Bellucci.

Si continua con il Miglior Attore Non Protagonista. Vince Fabrizio BENTIVOGLIO per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. L’attore non è presente a ricevere il suo terzo David su tredici candidature.

Micaela Ramazzotti sul palco per presentare i nuovi candidati, al David per il Miglior Montatore, e dedica loro una breve presentazione…

Alla sesta candidatura, vince Esmeralda CALABRIA per Favolacce.

Grazie mille, grazie fratelli D’Innocenzo, fratelli poeti… Sono molto felice.

Miglior Sceneggiatura Originale: Mattia Torre per Figli. David alla prima candidatura. Ritirano il premio la moglie e la figlia, che parla:

Volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. E ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine. Dedico questo premio al mio fratellino che mi fa ammazzare dalle risate e a mia mamma che non si arrende mai.
Ringrazio anche le ostetriche che ogni giorno fanno nascere i bambini e medici e infermieri che si impegnano per non far volare via le persone. Bravo papà!

…e Carlo Conti richiama la bambina per farle tributare una standing ovation da tutta la platea.

La Miglior Attrice Protagonista è Sophia LOREN per La vita davanti a sé. Settimo David di Donatello su sette candidature! Emozionatissima, ringrazia Palomar e Netflix e tutto il cast, in primis il suo piccolo co-protagonista e il figlio Edoardo Ponti (“un uomo meraviglioso”), sul palco con lei per consegnarle il David:

E’ difficile credere che la prima volta che ho ricevuto un David sia stato più di 60 anni fa, ma stasera sembra di nuovo la prima volta. Vi ringrazio tanto per questo applauso meraviglioso. L’emozione è la stessa, e anche di più. E la gioia è la stessa.
Forse sarà il mio ultimo film, non lo so, ma dopo tanti film ho ancora voglia di farne uno in più, perché io senza cinema non so stare.

E’ il momento del David alla Carriera per Sandra Milo. Sul palco in rosso. “Un altro pezzo di storia del cinema”, la definisce Conti.

Sono molto felice di essere qui stasera, in famiglia. La grande famiglia del cinema. In mezzo a tanti volti conosciuti, amati. Ringrazio tutti i registi che mi hanno fatto arrivare fin qui e i miei figli che mi han dato la forza e mi hanno insegnato la pazienza. Non è mai troppo tardi per ricevere un premio! Grazie!

“Se chiudi gli occhi, che momento vedi della tua carriera?”, le chiede il conduttore

Forse Pietrangeli in La visita, che narra di una donna che non sa vivere senza l’amore, come noi donne.

Ora Kim Rossi Stuart sul palco per premiare il Miglior Direttore della Fotografia.

Vince Matteo COCCO per Volevo nascondermi, alla prima candidatura.

Si torna dopo la pausa con l’Orchestra a interpretare la colonna sonora di C’era una volta in America.

Si riparte dal Miglior Attore Protagonista. Il David lo vince Elio GERMANO per Volevo nascondermi: quarto premio alla settima candidatura per l’interprete romano.

Volevo condividere il premio con gli splendidi colleghi della cinquina. Ringrazio Giorgio Diritti, che ci ha invitato a questa avventura magnifica, e tutti quelli che mi hanno aiutato a creare questo personaggio, come anche a scolpire e dipingere… Anche tutti i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo. E tutti gli artisti, soprattutto quelli dimenticati.

Carlo Conti chiede un applauso della platea per Renato Pozzetto, candidato anche lui (Lei mi parla ancora), che si alza a ringraziare tutti.

La Miglior Canzone Originale è IMMIGRATO di Luca Medici, musica e testi di Luca MEDICI, Antonio IAMMARINO.

“Se lo sapevo venivo!”, dice Checco Zalone in collegamento dal salotto di casa sua.

Io sono timido, mi sono preparato due parole… La solita cricca di sinistra che premia gli amici… no, aspetta questa era se perdevo!

I ringraziamenti di rito sono però rovinati dalla qualità del collegamento.

A premiare il Miglior Documentario c’è Pierfrancesco Favino, che ricorda come tutti i più grandi registi italiani siano stati prima documentaristi. “Lo sguardo del documentarista oggi ci è indispensabile e il documentario è una necessità”, dice.

Il vincitore è Mi chiamo Francesco Totti di Alex INFASCELLI, alla terza vittoria su tre candidature. Dal suo palco al Teatro dell’Opera il regista ringrazia:

Tutti quelli che hanno capito questo film… Io quando ho iniziato a farlo non avevo la minima idea di cosa fosse il calcio, ma Francesco me l’ha spiegato. Mi ha fatto entrare nella sua famiglia ed è grazie a lui se oggi sono qui

…e poi estrae un foglietto dalla tasca con scritto “Siamo unici” dedicato allo stesso Totti.

Favino poi chiede che a scuola si insegnino le tecniche teatrali… “per favore non di pomeriggio, ma durante le lezioni!”.

Un altro David Speciale, ora, quello a Diego Abatantuono. E’ lui sul palco.

Sono molto contento del premio. I premi è meglio prenderli che non prenderli, in genere. Quelli alla carriera son belli perché non devi mettere a confronto un film con tutto un percorso lungo. Sei premiato per l’insieme del tuo lavoro. Dedico questo premio ai miei amici, a uno in particolare che non c’è più che si chiama Fabio.

“Qual è la scena del film che vedi?” chiede Conti anche a lui…

Vedo me sul set con tante persone cui ho voluto bene. Son stato privilegiato a fare questo lavoro. Son capitato al momento giusto nei posti giusti. E’ stato un viaggio fantastico, che spero continui. Grazie a tutti. A Renato, a Cederna, a tutti i miei amici.

Premia il Miglior Acconciatore Matilda De Angelis, di nuovo sul palco.

Aldo SIGNORETTI per Volevo nascondermi. Sesto david alla ottava candidatura in carriera…

Non me l’aspettavo. E’ il sesto David. Oggi ero in lizza con tre miei collaboratori e speravo di restare un po’ indietro… Auguri! Non ci posso credere!

Miglior Regia. Tra i cinque (sei) candidati, la spunta Giorgio Diritti per VOLEVO NASCONDERMI alla seconda vittoria su tredici candidature.

Grazie in particolare ad Antonio Ligabue, un uomo ai margini della società per tanti, ma un uomo capace di esprimere se stesso e un grande artista. Che immagino qui con me stasera e cui dedico questo premio.

Vittoria Puccini premia il Miglior Suono. Che è quello di Volevo nascondermi; protagonisti: Presa diretta: Carlo MISSIDENTI; Microfonista: Filippo TOSO; Montaggio: Luca LEPROTTI; Creazione suoni: Marco BISCARINI; Mix: Francesco TUMMINELLO.

A nome di tutta la squadra del suono Missidenti ringrazia tutta la produzione, la troupe, Elio Germano e “soprattutto Giorgio Diritti”.

Carlo Conti lancia la seconda pausa ricordando la scorsa edizione, e augurandosi di poter essere di nuovo sul palco l’anno prossimo, ma tutti insieme e senza le mascherine, per poter vedere i sorrisi degli invitati in platea.

Al ritorno in diretta, chiama sul palco l’amico Enrico Brignano. I due giocano sull’equivoco dell’attore romano, che crede di esser lì per ritirare un premio e cerca di trovare una categoria in cui inserirsi per riuscire ad assicurarsi una statuetta qualsiasi: “Allora rimanevo a Rai Yo Yo, almeno mi davano un pupazzo di stoffa!”.

Un lungo preambolo anticipa un ricordo accorato al grande Gigi Proietti, che scatena una nuova Standing Ovation…

E, uscito Brignano, il lungo elenco dei tanti artisti che ci hanno lasciato in quest’anno.

Grazie per quello che avete fatto per il cinema!

A premiare il Miglior Truccatore, Bendetta Porcaroli. Dopo la presentazione dei candidati, la proclamazione: vincono Luigi CIMINELLI – Andrea LEANZA, Federica CASTELLI (prostetico o special make-up) per Hammamet.

Ritira il premio Andrea Leanza:

Voglio ringraziare soprattutto Federica Castelli e Luigi Ciminelli, tutta la produzione, Gianni, Pierfrancesco che ci hanno dato tutta la loro fiducia e i mezzi per raggiungere questo successo. Tutta la squadra, la mia famiglia, ma tutte le famiglie della nostra crew che ci sono state vicine per superare i momenti difficili.

E’ la volta ora della Miglior Sceneggiatura Non Originale… “Vediamo le nomination, anzi, le candidature, all’italiana!”. A essere premiati sono Marco PETTENELLO e Gianni DI GREGORIO per Lontano lontano. A ritirare il David, il primo, che tra i tanti ringraziamenti ne dedica uno a Carlo Mazzacurati, “che mi ha insegnato questo mestiere”.

A seguire, come Miglior Compositore vengono premiati GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO e i DOWNTOWN BOYS per Miss Marx.

Il David dello Spettatore era già stato annunciato ed è quello per Tolo Tolo.

David Giovani, ora. Al film 18 regali, di Francesco Amato.

Strano… Ringrazio Vittoria e Benedetta, perché avete dato la linfa, la poesia, la magia, la vita a questo testo. E ringrazio la donna della mia vita, Angelica, se questo film esiste è perché lei è stata a casa coi bambini. Ringrazio i miei bambini, Susanna, che ha fatto una parte nel film, Melinda e Giovanni. Serena Sostegni che ha pensato a me, Andrea Occhipinti che ha avuto fiducia in me. Questo premio… non ci posso credere… è dedicato a Elisa Girotto, una donna speciale che è stata con noi, anche se non ho potuto conoscerla.

Miglior Cortometraggio, anche questo già annunciato in precedenza, a Anne di Domenico Croce e Stefano Malchiodi.

I Migliori Effetti Visivi vengono premiati da Pietro Castellitto. Che chiama idealmente sul palco Stefano LEONI ed Elisabetta ROCCA per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. Ritira il Premio Stefano Leoni, che lo dedica ad Elisabetta Rocca e Sydney Sibilia, tra gli altri, e ai tuoi compagni di viaggio, “nati con me negli effetti visivi”. E conclude salutando la moglie, i figli, la mamma e il papà.

Un “ruolo fondamentale”, soprattutto in questo anno, quello del Produttore. I migliori, sono quelli di Miss Marx: Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA BELGIQUE.

Marta Donzelli ringrazia Susanna Nicchiarelli, “siamo felicissimi che il premio arrivi per questo film”, Rai Cinema e tutti, dalla distribuzione alla squadra della Vivo Film.

E dico solo una cosa: Alla sorellanza!

Paolo Del Brocco si impegna a far uscire di nuovo al cinema tutti questi film perché si possano vedere di più.

E’ Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Accademia del Cinema Italiano, a salire sul palco, per una serie di ringraziamenti e incoraggiamenti a tutti i protagonisti del settore.

Il David è la casa del cinema, di tutti quelli che fanno cinema. E se anche qualcuno scappa di casa, a volte, noi siam pronti a riaccoglierlo. Io mi fido del cinema e mi fido del fatto che le sale torneranno a riempirsi.

Anche lei sostiene la proposta di Favino, che il cinema torni nelle scuole. E annuncia il Miglior Film Straniero: 1917 di Sam Mendes (01 Distribution).

E’ il momento del Miglior Film, con cui si concluderanno le premiazioni di questa 66esima edizione dei David di Donatello.

Su Favolacce, Hammamet, Le sorelle Macaluso, Miss Marx la spunta Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti. Che torna sul palco con tutta la sua squadra produttiva, mentre la Detassis ringrazia tutti i partecipanti.

Viva il cinema, innanzitutto. Sono molto felice, ma devo dire che tutti gli altri finalisti erano grandissimi film, anche di autori giovani che fanno ben sperare per il cinema italiano. Un pensiero speciale viene da farlo, per gli artisti, come dicevo, ma anche per quegli uomini che non riescono a uscire. Ricordiamoci della preziosità di ogni uomo e difendiamo questo valore in ogni modo. A tutti voi, al cinema, un abbraccio.

Da Carlo Conti e Piera Detassis, e da noi, appuntamento al prossimo anno, “Un anno magnifico di Cinema italiano”, come si augura la Presidente prima di ridare la linea all’Orchesta di Andrea Morricone che saluta tutti con le note di Mission.