David 2021, La Paranza degli Esclusi – Parte Terza

Celebrare chi non ce l’ha fatta è un ulteriore motivo d’orgoglio per il nostro cinema in un anno così difficile e comunque ricco

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LI CHIAMANO TECNICI, SI LEGGE ARTISTI

A proposito di effetti visivi, è l’unica categoria in cui ha ricevuto nomination The Book of Vision (uno dei due supervisor candidati è Lorenzo Ceccotti, meglio noto come LRNZ, disegnatore e animatore di grande spessore, che condivide la candidatura con Renaud Quilichini). Film assolutamente anomalo nel cinema italiano, quello diretto da Carlo Hintermann, che non avrebbe certamente sfigurato in altre categorie tecniche, a partire dai costumi di Mariano Tufano, alle scenografie di David Crank, fino al trucco (Antonello Resch) e parrucco (Aldo Signoretti e Desiree Corridoni), e alla fotografia, davvero splendida, di Joerg Widmer.

The Book Of Vision – Trailer Italiano from Citrullo International on Vimeo.

I professionisti che assistono il regista nella realizzazione dell’opera meritano la stessa considerazione e copertina dei nomi di cartello. A proposito di scenografia, per esempio, molto bella è quella di Joe Fallover per Shadows, il claustrofobico thriller di Carlo Lavagna. E altrettanto notevole è la “Cape Canaveral agricola” creata da Gaspare De Pascali e Mattia Lo Russo per Il grande passo, una delle più piacevoli sorprese della stagione.

david 2021 il grande passo
Una foto dal set de Il grande passo Copyright: Fabris Massimo

TRATTO DA E NON: IL CINEMA ITALIANO HA TANTO DA RACCONTARE

Il film di Antonio Padovan non avrebbe sfigurato nella cinquina della migliore sceneggiatura originale, firmata dallo stesso regista con Marco Pettenello. Categoria in cui ci sarebbe stato bene anche Luca Medici, in arte Checco Zalone, insieme a Paolo Virzì, per Tolo Tolo.

David 2021 abbi fede
Claudio Amendola e Giorgio Pasotti in una scena di Abbi fede.

Un’altra bella sorpresa di questa stagione è stato Abbi Fede il secondo lungometraggio che vede Giorgio Pasotti dietro la macchina da presa. Tratto dal film danese Le mele di Adamo, non avrebbe mal figurato nella categoria sceneggiatura non originale, lo script dello stesso Pasotti e Federico Baccomo è davvero di ottimo livello.

leonardo guerra seràgnoli
Leonardo Guerra Seràgnoli sul set de Gli indifferenti

E sempre tra le sceneggiature tratte da materiale esistente, peccato non ce l’abbia fatta Gli indifferenti, rilettura contemporanea del romanzo di Alberto Moravia a opera di Leonardo Guerra Seràgnoli (anche regista) e Alessandro Valenti. Scrittura notevole ed eccellente adattamento di uno dei romanzi più importanti del Novecento italiano, ancora attualissimo.

E ADESSO PARLIAMO DI ATTORI. GIRIAMO PAGINA PER SCOPRIRE QUALI