Disney prepara i sequel di Toy Story, Zootropolis e Frozen… e licenzia

Nonostante i progetti e i numeri in crescita, la compagnia annuncia tagli

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L’AD Bob Iger ha parlato di maggiori “opportunità”, provenienti dagli incassi di Avatar: La via dell’acqua e dalle possibilità per il pubblico di interagire con il franchise di James Cameron, oltre ad annunciare la realizzazione di una nuova attrazione a tema ‘Avatar’ nel parco di Disneyland, dopo la già esistente Pandora: The World of Avatar… eppure nonostante questo, e il progetto dei sequel di film e franchise tanto amati come Toy Story, Zootropolis e Frozen, la The Walt Disney Company si prepara a licenziare un discreto numero di dipendenti.

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Si parla del taglio di 7.000 posti di lavoro (sui circa 190mila dipendenti distribuiti su tutto il Pianeta), che consentiranno all’azienda californiana di risparmiare 5 miliardi e mezzo di dollari, una notizia che ha fatto salire il titolo del 5% nelle contrattazioni after-hours alla Borsa di New York. E che, nelle cronache prettamente cinematografiche, è passata in secondo piano per l’annuncio del prossimo ritorno sullo schermo di alcuni dei protagonisti di grandi Classici da tempo diventati veri e propri franchise.

In particolare Toy Story, che dopo la deviazione poco fortunata di Lightyear tornerà alla linea narrativa mettendo al centro del quinto film promesso il buon vecchio Woody e compagnia, ma con il terzo capitolo della saga di Frozen, i cui due film precedenti a oggi hanno incassato 2,73 miliardi di dollari. Sequel secco, invece, per il divertente e riuscitissimo Zootropolis, anche se il film del 2016 aveva già prodotto una serie di sei cortometraggi per Disney+ dedicati a molti dei personaggi secondari risultati più apprezzati dal pubblico.

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Dichiaratosi “felice di annunciare che abbiamo dei sequel in lavorazione di alcuni dei nostri franchise più famosi”, Iger ha promesso che ci sarà “presto altro da condividere su queste produzioni”, definendolo “un ottimo esempio di come ci stiamo appoggiando ai nostri marchi e franchise senza rivali”. E quanto ai licenziamenti: “Sebbene ciò sia necessario per affrontare le sfide attuali, non prendo questa decisione alla leggera”.

Con una situazione che nell’ultimo trimestre ottobre-dicembre ha fatto registrare un calo di 2,4 milioni di abbonati (a causa del crollo di Hotstar in India e del non rinnovo dei diritti del cricket) e di quasi un miliardo di dollari per le piattaforme di streaming Disney+, ESPN+ e Hulu, la Company di Burbank ha comunque presentato un fatturato parziale di 23,5 miliardi di dollari – superiore alle aspettative – e confermato la tripartizione della ex Disney Media and Entertainment Distribution nelle divisioni ‘Entertainment‘ (per streaming, tv, cinema e media), ‘ESPN‘ (per lo sport in tv e in streaming) e quella concentrata su Parchi, Esperienze e Prodotti di vario genere.

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Per non parlare delle prossime uscite in programma, quella dell’Elemental della Pixar, il 16 giugno 2023, e del Wish atteso per il 22 novembre.