Doctor Strange 2, Elizabeth Olsen sulla scena più difficile da girare e sul futuro di Wanda

L'attrice interprete di Wanda Maximoff / Scarlett Witch è tra i personaggi chiave di Doctor Strange nel multiverso della follia

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Attenzione, l’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel multiverso della follia

Chi ha visto Doctor Strange nel multiverso della follia non può non concordare sul fatto che il film diretto da Sam Raimi si potrebbe tranquillamente classificare come sequel diretto di WandaVision, la prima serie della Fase Quattro del MCU arrivata sugli schermi di Disney+ nel gennaio del 2021. Sul finale di WandaVision, infatti, Wanda (Elizabeth Olsen) accetta pienamente la sua identità di Scarlet Witch, ponendo fine al suo controllo mentale sui cittadini di Westview e abbandonando così la possibilità di essere moglie di Visione e sopratutto mamma dei suoi figli Billy e Tommy, in realtà mai esistiti se non all’interno della sua testa.

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In Doctor Strange nel multiverso della follia apprendiamo che la perdita dei suoi figli, unita ad un prolungato studio del Darkhold, il potente libro sulla magia nera, ha portato Wanda verso il lato oscuro, dilaniata dal logorante desiderio di trovare un modo per avere indietro i suoi bambini. La villain del film (e qui sono stati molto bravi tutti a non far trapelare nulla) è proprio lei. Diventata ancora più potente grazie al Darkhold, Scarlet Witch punta la giovane America Chavez (Xochitl Gomez), l’unica ad avere il potere di viaggiare attraverso il multiverso, per impossessarsi dei suoi poteri, non curante di uccidere chiunque le intralci il cammino. Tra questi ci sono il dottor Strange (Benedict Cumberbatch), Wong (Benedict Wong) e il resto degli stregoni del Kamar-Taj, che scelgono di proteggere America e fermare Scarlet.

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In una recente intervista a Variety, Elizabeth Olsen ha parlato di com’è stato apprendere il cambiamento del suo personaggio (scoperto proprio mentre stava per terminare le riprese di WandaVision), spiegando anche qual è stata la scena più difficile che ha dovuto affrontare in Doctor Strange nel multiverso della follia.

Sulla reazione alla scoperta di essere la villain, spiega:

«Sapevo che sarei apparsa in Doctor Strange 2, ma pensavo che ne avrei fatto parte in ensemble, come tutti gli altri. Quindi all’inizio, quando l’ho scoperto, ero nervosa, non avevo ancora finito WandaVision e mi chiedevo come avrei fatto a far funzionare tutto. Poi il tutto si è trasformato in una grande opportunità. La gente si è sentita conquistata da questa donna in WandaVision e poi manipolata in questo film, dove possono essere dalla sua parte, ma sentirsi in conflitto».

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Sul continuum tra WandaVision e Doctor Strange 2, la Olsen afferma che nel film possiamo assistere ad una versione di avanzamento della perdita e del dolore: «Non l’abbiamo vista avere una reazione a quello che è successo a Westview. Anche se l’abbiamo vista attraversare traumi e perdite, non l’abbiamo vista subire la perdita dei bambini. Penso che per qualsiasi genitore – suppongo, perché non lo sono – la perdita di un figlio è sempre molto più difficile della perdita di chiunque altra persona importante. Volevo solo assicurarmi che fosse un’evoluzione costante e non ripetitiva».

Sebbene inizialmente non sia stato facile accettare l’idea di uccidere tante persone, il punto di vista di Wanda non è stato difficile da capire per la Olsen. Per questo le morti provocate da Scarlet sono risultate quasi comprensibili:

«Ho avuto difficoltà all’inizio perché pensavo: “Questi sono esseri umani e a Wanda va bene porre fine alle loro vite?” Ma ho dovuto mollare questo pensiero e pensare a loro come ‘intralci’. Lei aveva avvertito Strange di non andarle contro, e lui non l’ha fatto. Mi è bastato percorrere quel punto di vista».

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La scena più difficile da girare è stata proprio quella con i figli di Wanda: «C’è un momento in cui mi lanciano delle cose e accidentalmente mi colpiscono forte in faccia. Là ho avuto la  reazione genuina migliore. Mi è dispiaciuto usarla perché i bambini sono rimasti terrorizzati. Non mi è piaciuto per niente, ma sapevo che la scena sarebbe venuta bene così».

Infine, sul futuro del suo personaggio, sente che potrebbero esserci altre strade: «È strano che mi aspetti di tornare, ma nessuno mi ha detto niente. Nella mia mente, sto solo supponendo che tornerò di nuovo. Non so con quale capacità o poteri ma spero di tornare. Spero che ci sia anche più divertimento e fare qualcosa di diverso . Dove andremo con il personaggio? Mi sento come se avessimo fatto così tanto con lei. Sono stati davvero un paio d’anni selvaggi insieme a Wanda».