È l’ora di Soul: arriva su Disney Plus il film d’animazione sul senso della vita

Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, e i tanti rinvii dovuti alla pandemia, il nuovo, attesissimo film della Pixar è disponibile a partire dal 25 dicembre su Disney+. Le parole del regista Pete Docter

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«La prima ispirazione per questo film è nata dall’osservazione del comportamento di mio figlio, che ora ha ventitré anni: fin dall’istante in cui è nato, aveva già una personalità ben definita. Così ho iniziato a immaginare da dove questa personalità arrivasse, immaginando un luogo dove alle anime dei nascituri sono attribuiti interessi e caratteristiche diverse: Te Great Before, un Aldiquà che è la dimensione contigua a Te Great Beyond, l’Aldilà dove si
raccolgono le anime dei defunti. Per noi alla Pixar è importante progettare film su temi che ci interessino davvero, perché un film d’animazione richiede quattro, cinque anni per essere realizzato». Così Pete Docter, regista, sceneggiatore e animatore premio Oscar, responsabile di alcuni dei capolavori della Pixar come Up, Monsters & Co. e Inside Out, ha raccontato la genesi di Soul (dal 25 dicembre su Disney+) alla XV Festa del Cinema di Roma, in un incontro via Zoom che ha preceduto la consegna, altrettanto virtuale, del Premio alla Carriera, da lui vinto come direttore creativo della Pixar.

«Sono 35 anni che realizzo film d’animazione perché è un modo di esprimermi che stimola la mia creatività e mi appassiona – spiega Docter – dopo Inside Out, che nel 2016 mi ha regalato il secondo Oscar, dopo quello vinto nel 2010 con Up, ho cominciato però a domandarmi se avessi veramente raggiunto un risultato che mi rendesse un uomo pienamente compiuto e soddisfatto. Mi domandavo se davvero stessi sfruttando al massimo la mia vita e così ho deciso di realizzare un cartoon sul senso della vita, il che può anche sembrare un tema assurdo in un film “per famiglie”, ma alla Pixar abbiamo da sempre avuto la possibilità di affrontare temi complessi in modo divertente».

Il film è stato scritto da Docter con Mike Jones e Kemp Powers e racconta la vita di Joe Gardner, che sbarca il lunario insegnando musica in una scuola media e sogna una carriera di pianista jazz. Il caso gli apre le porte della band della grande sassofonista Dorothea Williams, ma l’entusiasta Joe, appena uscito trionfante dall’audizione, cade in un tombino e piomba nella realtà dove convivono Te Great Beyond e Te Great Before.
Joe non vuole morire, per vivere a ogni costo la sua grande serata jazz e nei tentativi di tornare sulla Terra incrocia 22, un’anima che da centinaia di anni non ne vuole sapere di vivere. La collaborazione tra i due aiuterà entrambi (e con loro gli spettatori) a comprendere quale sia il senso della vita. Curiosa poi l’attualità del film con il momento storico che stiamo subendo visto che, spiega Docter, «abbiamo iniziato a lavorare su Soul cinque anni fa, quando nessuno pensava alla pandemia, ma molte emozioni del
film, come il rendersi conto dell’importanza di quelle piccole cose della nostra vita quotidiana, che di solito ignoriamo, ora le viviamo nel lockdown».

Leggi qua le parole di Pete Docter alla Festa del Cinema di Roma