Elvis Presley, il cinema horror e i trucchi per non essere disturbato

A raccontarlo il cugino Billy, membro della Memphis Mafia

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Elvis Presley - L'esorcista

Il re è morto, viva il Re. A 45 anni dalla sua scomparsa Elvis Presley resta The King, e continuano a essere tramandate le sue gesta, persino le più piccole. Come andare al cinema a vedere un film, magari horror. Proprio nei confronti di questo specifico genere, il rocker statunitense aveva un passione, ma insieme un timore tale da costringerlo a mettere in atto un particolarissimo meccanismo di difesa.

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A raccontarlo, sono lo stesso cugino Billy Smith – membro della cerchia più ristretta dei suoi amici e collaboratori nota come Memphis Mafia – e la moglie Jo, che sul loro canale Youtube ricordano quando erano andati insieme a vedere L’esorcista:

Gli piacque. Una delle sue parti preferite era quando la testa di Regan si girava completamente. Iniziò a ridere e disse: ‘Vorrei poterlo fare! In questo modo potrei guardarmi tutto intorno quando mi preparo’.

Ma Elvis era solito ridere di quel che gli faceva paura, un sistema molto comune che in tanti adottano. E che The King aveva sfoggiato anche in occasione della proiezione de Lo squalo di Steven Spielberg, stando al racconto dei testimoni, secondo i quali fosse divertito al pensiero “di quante persone avrebbe sfamato” il grosso pesce.

“Avrebbe trovato qualcosa di divertente in qualsiasi cosa – sono state le parole di Jo Smith. – Penso che a volte lo facesse per non. farsi coinvolgere troppo”.

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Andare al cinema, però, restava una abitudine difficile da conservare per un soggetto tanto popolare, costretto addirittura ad affittare interi Luna Park, piste di pattinaggio come il Rainbow Rollerdome o cinema, come il Whitehaven Plaza di Memphis, spesso acquistando tutti i biglietti dello spettacolo in programma o uscendo solo nel bel mezzo della notte.

“Quando usciva un nuovo film, Elvis lo sapeva sempre e andavamo al cinema – hanno aggiunto ancora i due. – Amava Lo squalo, Andammo al Whitehaven Plaza a vederlo. Pensava a quante persone avrebbe sfamato! Ma lui non mangiava pesce. Una idiosincrasia nota, che infatti lo portò a vietare di cucinare frutti di mare nella sua Graceland.