Perché Chewbecca è la star più amata sul red carpet di Cannes 2018

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Tra le più applaudite ed eccentriche star che hanno calcato il tappeto rosso della 71ma edizione del Festival di Cannes c’è un maschio peloso alto più di due metri, appartenente alla specie Rwook (una sottospecie Wookiee), co-protagonista con Alden Ehrenreich di Solo: A Star Wars Story, spin-off della celeberrima saga, diretto da Ron Howard (nelle nostre sale cinematografiche dal 23 maggio). Costui è Chewbecca (per gli amici “Chewie”), amico intimo di Han Solo, pilota dell’astronave Millennium Falcon.

Anche Chewie sa pilotare e, con il suo linguaggio fatto di mugolii e lamenti che solamente Han intende, “dichiara” in questo film di avere 190 anni. Alla sua prima apparizione sugli schermi nel primo Star Wars del 1977 conquistò subito le simpatie del pubblico, pur somigliando a un cane-pupazzo peloso di fattura anche non eccelsa. Negli anni ha consolidato la sua fama, entrando nella leggenda.

In questo film di Ron Howard, Han Solo finisce in miniera ai lavori forzati e qui incontra Chewbecca, destinato a diventare il suo più fedele alleato, edificando con lui una sorta di “bromance” affettivo. Insieme, “in tempi senza legge”, ne fanno di tutti i colori, scorrazzando per la galassia a bordo del Millennium Falcon, vinto da Han in una partita a carte con un’altra canaglia spaziale.

Le prime reazioni di critica e pubblico al nuovo film sono state un po’ tiepide, ma Chewie, a differenza di Jar Jar Binks, l’odiatissimo “Gungan” dal becco d’anatra e le orecchie flosce presente in Star-Wars: Episodio 1-La mincaccia fantasma, sarà sempre adorato da legioni di fans (anche se il primo incontro con la Principessa Leia non fu dei migliori, definendo il Rwook “tappeto ambulante”) e, tra ammiratori plaudenti, con orgoglio trionfale, abbagliato dai flash dei fotografi, ha calcato il tappeto rosso di Cannes più disinvolto di una starlette in nude-look.