Tina Pica, a Napoli una mostra sugli oggetti di un’attrice icona della risata

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Una mostra dedicata a “Tina Pica 1884 – 1968” si è inaugurata giorni fa a Napoli, omaggio doveroso a una cine-icona (anche della nostra rubrica “Bizarro! Movies”, fin dal 1997) amatissima dal pubblico di ogni età, per essere stata soprattutto una formidabile “spalla” di Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Totò, ma anche attrice protagonista di film oggi diventati di culto quali La nonna Sabella (Dino Risi, 1957), La zia d’America va a sciare (Roberto Bianchi Montero, 1958), Mia nonna Poliziotto (Steno, 1958), La sceriffa (Roberto Bianchi Montero, 1959), La Pica sul Pacifico (Roberto Bianchi Montero, 1959).

La mostra, curata da Giulio Baffi nell’ambito del “Napoli Teatro Festival”, presenta 84 oggetti personali dell’attrice (tra cui anche una serie dei suoi famosi cappellini), fotografie di famiglia e di spettacolo, locandine, copioni e il documentario Fratello ricordati di Tina Pica di Lucilla Parlato e Federico Hermann, prodotto da “Identità Insorgenti”.

Un’occasione unica per ricordare il talento di una donna dalla forte grinta e dal fisico minuto, intelligente e spiritosa (è stata anche commediografa), in apparenza burbera e in grado di tener testa ad attori dalla personalità enorme e in molti casi anche di surclassarli in simpatia e bravura. Lo storico del cinema Mario Franco ha sottolineato la sua “eleganza particolare, quella di una donna che a 40 anni ne dimostrava 60 e non tentava di apparire il contrario”.

La mostra (ingresso gratuito fino all’8 luglio, dalle 17 alle 20, giorni di chiusura lunedì e martedì) è allestita dallo scenografo Luigi Ferrigno allo spazio Quartieri Airots, Chiesa della Congregazione del 63 Sacerdoti, in Via Carlo De Cesare n. 30, Napoli.