Ca’ Foscari Short Film Festival: vince l’Uzbekistan. Tutti i premi

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Astrale

È Mama (Mother) degli uzbeki Abduazim Ilkhomjonov e Botir Abdurakhmonov il vincitore del Concorso Internazionale dell’ottava edizione del Cà Foscari Short Film Festival organizzato dall’Univerdsità Ca’ Foscari di Venezia. Mama, ambientato in Uzbekistan intorno al 1943, racconta di come le donne di un villaggio accolgano gli orfani di guerra costretti ad abbandonare le proprie case in seguito ai violenti scontri sul fronte orientale, supplendo così anche al vuoto lasciato dai loro cari caduti. La giuria internazionale – composta dalla cineasta italiana Roberta Torre, il regista giapponese Hiroki Hayashi e il regista cinematografico e teatrale Marcin Bortkiewicz – l’ha premiato con la seguente motivazione: «Per la semplicità nella scelta di significati ed espressioni che aiutano a mostrare la tragedia impossibile da mostrare».

Mama

L’animazione Astrale di Bérénice Motais de Narbonne (Francia) si è aggiudicata la Menzione Speciale “Volumina”. Il premio, consegnato dal membro del comitato scientifico dello Short Keiko Kusakabe, consiste in un prestigioso libro fotografico sul cinema prodotto da Volumina. In Astrale, Magda, una ragazzina di 13 anni, è in grado di lasciare il proprio corpo durante la notte e diventare una proiezione astrale. Viaggia nel suo mondo interiore, incontrando diverse entità e ponendosi domande sulla sua identità e sessualità. Grazie a questo viaggio capisce di sentirsi esattamente come un mostro, ma ciò non le impedirà di trovare il suo equilibrio.

Astrale

Il Premio Levi per la miglior colonna sonora (musica, parola, rumore) assegnato da una giuria apposita composta da Luisa Zanoncelli, Roberto Calabretto, Massimo Contiero e Gabriele Roberto, è andato al russo Roditeli prikhali ko mne na Sri Lanku (Parents Came To Me To Shri Lanka) di Vera Vodynski. Il protagonista del film, Alex vive in Sri Lanka sperperando i soldi dei genitori. La sua tranquilla esistenza viene però bruscamente interrotta dall’arrivo dei suddetti, la cui comparsa porterà il mistico equilibrio della piccola comunità a rompersi.

Parents Came To Me To Shri Lanka

Del Premio “Pateh Sabally” – offerto dalla Municipalità di Venezia, Murano, Burano e dedicato alla memoria del ragazzo del Gambia tragicamente scomparso nelle acque del Canal Grande nel gennaio dello scorso anno – per l’opera che meglio ha saputo sottolineare i temi della multietnicità e dell’accoglienza è stato insignito A(U)N di TS Prasanna (India), che mette in scena una situazione «paradossale e, naturalmente, ironica, che segna la volontà di superare le classiche barriere tra uomo e uomo e mette a fuoco la necessità della convivenza cordiale. Il messaggio è quello che sosteneva Martin Luther King: “giudico le persone in base ai loro princìpi, non ai miei”». Il corto narra la storia di un fotografo che, durante un itinerario naturalistico, si imbatte in un indigeno. La macchina fotografica è percepita dal secondo come un’arma e inizia a seguire il primo, curioso di saperne di più sul misterioso manufatto.

Il premio per il Miglior Music Video, concorso dedicato a videoclip musicali realizzati da studenti di cinema o di università da tutto il mondo, curato da Giovanni Bedeschi, è andato a Oborri – Shine your light di Dritëro Mehmetak (Repubblica Ceca), premiato per l’occasione da Robb Pratt, video biografico che racconta la vita all’interno di una comunità zingara kosovara.

Il Premio “Olga Brunner Levi”, istituito dalla Fondazione Ugo e Olga Levi in collaborazione con il Ca’ Foscari Short Film Festival, il cui tema di quest’edizione era la composizione, la direzione, l’interpretazione, l’organizzazione di musica o danza da parte di artiste, e il rapporto tra condizione femminile e musica nella storia e nel mondo contemporaneo, se l’è aggiudicato Untitled di Monica Manute e Alexander Puga (Stati Uniti).

Untitled

Prima della consegna dei premi del Concorso Internazionale si è svolta la spettacolare performance dal vivo di Simona e Carlo Truzzi, tra i massimi interpreti al mondo della shadow art, l’arte delle ombre cinesi portata alla sua massima espressione. Le figure che i due artisti sono stati in grado di rappresentare con il semplice ausilio di un telo, di una fonte di luce e delle proprie mani ha sbalordito tutto il pubblico accorso all’Auditorium che si è trovato di volta in volta a veder prendere vita le silhouette di celebri personaggi come Elvis, Einstein e Steve Jobs, per arrivare ai grandi attori della storia del cinema, da Charlie Chaplin a Humphrey Bogart.

I premi del Concorso Internazionale, ad eccezione della Menzione speciale, sono prestigiose sculture artistiche in vetro di Murano ideate e realizzate dal mastro vetraio Alessandro Mandruzzato, così come per il Premio Levi , il Premio “Pateh Sabally” e quello del Music Video Competition.

La cerimonia di premiazione si è conclusa con i saluti della direttrice del festival Roberta Novielli e l’invito sul palco di tutti gli studenti volontari dello staff, l’anima entusiasta e professionale del Ca’ Foscari Short Film Festival.

Giovanni Stigliano Masuti