“Nessuno si salva da solo” su Infinity: l’amore dopo la separazione secondo Sergio Castellitto

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Lui, lei, una separazione dolorosa, un grande amore: è Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto, tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini e interpretato da Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, che potete rivedere da oggi su Infinity.

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La cronaca di un’appassionata, rancorosa, travolgente storia d’amore, che viene vivisezionata dalla coppia che l’ha vissuta al tavolo di un ristorante, trasformato in un ring.in cui tanti si riconosceranno. Perché l’amore in tutti i suoi aspetti, dalla complicità al sesso, dall’idea di famiglia alla crisi, sono da sempre al centro del cinema di Castellitto, come ci ha raccontato il regista stesso in questa intervista:

Nessuno si salva da solo si svolge su un doppio binario temporale in un continuo rimando fra presente e passato…

Drammaturgicamente era proprio questa la cosa che mi intrigava di più. Scopriamo i due protagonisti, Delia e Gaetano, coniugi separati, che si affrontano in un clima teso ed ostile ma, rivivendo in flashback le vicende della loro storia, si rasserenano. Così mentre nel presente si va dallo scontro verso la pacificazione, le vicende del passato hanno un andamento esattamente opposto: dall’amore al disamore. Ho immaginato Nessuno si salva da solo come fosse una canzone, con delle strofe, il passato, e un ritornello, il presente.

Da qui è nata la scelta di inserire tante canzoni famose nella colonna sonora?

Le canzoni al cinema sono sempre molto evocative e in questo caso sono state selezionate per esaltare l’atmosfera di certi momenti. Il primo incontro erotico fra Gaetano e Delia . commentata da Jersey Girl di Tom Waits, mentre il film si chiude sulle note de La sera dei miracoli di Lucio Dalla. In mezzo si ascoltano anche le voci di Leonard Cohen e Amedeo Minghi.

A proposito di erotismo, il film propone delle scene di sesso molto esplicite…

Le scene di sesso al cinema, se non sono credibili, diventano ridicole, quindi o si realizzano in un certo modo o fanno ridere. Il rapporto fra Gaetano e Delia è segnato da una forte, reciproca attrazione sessuale e il sesso segna le tappe della loro storia. All’inizio c’è un sesso sfrenato, incontrollato; successivamente, quando lei confessa i segreti della sua dolorosa adolescenza, il sesso diventa quasi curativo. Infine c’è un sesso che non è più sesso: quando la coppia entra in crisi, Delia e Gaetano non riescono più a fare l’amore.

Le ragioni della crisi restano tuttavia avvolte nel mistero. Come è possibile che un grande amore finisca?

Se lo chiedono anche Delia e Gaetano senza riuscire a trovare una risposta. Il fatto è che i miei protagonisti appartengono ad una generazione illusa, inadeguata e velleitaria. Delia e Gaetano si sono sposati convinti che non sarebbero mai diventati dei coniugi, rimanendo eternamente amanti ed invece improvvisamente si scoprono uguali agli altri, perfino ai rispettivi genitori. Si accorgono con orrore di ricostruire il modello di famiglia che hanno subìto ed odiato. Il fatto è che Gaetano e Delia non riescono a diventare adulti. Sono cresciuti nel periodo compreso fra la caduta del muro di Berlino e l’11 settembre. Sono i classici rappresentanti di una generazione che ha visto solo calcinacci. Delia e Gaetano hanno dovuto vivere con il casco in testa.

Chi sono Gaetano e Delia?

Gaetano proviene da una famiglia di modeste origini, . cresciuto ad Ostia, si . sempre sentito incompreso dal padre, a cui non riconosce quel ruolo, tanto che lo chiama sempre Luigi e mai papà. Gaetano voleva diventare un cineasta, ma si è dovuto accontentare di scrivere orrende sceneggiature per le soap e vive questa condizione con evidente frustrazione. Delia ha alle spalle una famiglia ricca, in passato ha sofferto di anoressia, . una biologa nutrizionista e ha sempre avuto un rapporto conflittuale con la madre Viola. Gaetano è più sgusciante, un’anguilla, preferisce ignorare i problemi piuttosto  che affrontarli. Delia è più dura, più razionale, pi. forte e coscienziosa, come sono spesso le donne. Inevitabilmente Gaetano risulta più simpatico. Fin dalla genesi del progetto, per i due ruoli ho pensato a Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca. Cercavo due attori che, oltre a possedere un indubbio fascino, perché il loro rapporto, come già detto, è segnato da una forte componente erotica, dovevano incarnare nello stesso tempo arroganza e fragilità, affettuosità e rabbia. Mi sono imbattuto in due interpreti estremamente generosi.

Dopo Non ti muovere e Venuto al mondo, con Nessuno si salva da solo è la terza volta che porta al cinema un romanzo di sua moglie. Cosa dice a chi le rimprovera questa scelta?

Non devo giustificare nulla. Moltissimi grandi registi hanno lavorato e lavorano sempre con gli stessi sceneggiatori. Nessuno ha mai rimproverato Scola per avere realizzato un’infinità di film con Age & Scarpelli o Fellini per aver collaborato spesso con Flaiano e Zapponi. Il fatto che il mio sceneggiatore di riferimento, Margaret Mazzantini, sia anche mia moglie appartiene alla sfera privata. E poi la scrittura di Margaret è molto visiva, evocativa, in altre parole cinematografica, quindi mi viene naturale aver voglia di trasformare in film le sue storie, che io ho la fortuna di conoscere fin nei minimi dettagli, che leggo quando sono ancora in bozze.

(intervista di Franco Montini)

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