Evan Peters al Giffoni Film Festival: «Dopo American Horror Story avevo bisogno di una pausa»

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«Ho deciso di fare l’attore perché da ragazzino me ne stavo sul divano a guardare film e serie per teenagers americani in tv ammirando i miei coetanei che recitavano. A 14 anni ho capito che volevo e potevo fare la stessa cosa». Evan Peters, popolarissimo interprete delle serie Pose e American Horror Story dal 2011 al 2018, Peter Maximoff/Quicksilver nella saga di X-Men, recentemente visto anche in American Animals, ha incontrato i ragazzi del Festival di Giffoni ricordando com’è nata la sua passione per un mestiere che lo ha portato a frequentare anche il mondo dei supereroi, da lui amati sin da piccolo. «Non ero un grande appassionato di fumetti, ma al cinema mi sono innamorato di Spider-Man e di Batman. Quando sono stato chiamato per X-Men però sono corso in edicola per colmare tutte le mie lacune».

L’attore che non compare nella nuova stagione di American Horror Story ha dichiarato: «È stato un lavoro molto impegnativo ed era arrivato il momento di prendermi una pausa e rilassarmi un po’. Sarà bello seguire le nuove puntate da spettatore». Ama la musica Evan, ma non pensa di farne una professione: «Deve restare un hobby, una fuga, perché se diventasse un lavoro non sarebbe più così eccitante».

Pensando alla sua carriera aggiunge: «I momenti peggiori sono quelli in cui deve ottenere il prossimo lavoro e temi che non ci riuscirai. I momenti più belli sono quelli in cui ti ritrovi nel cast di un film e ti accorgi di essere capace di fare quello che ti chiedono».

In futuro gli piacerebbe interpretare personaggi meno cupi, magari una storia d’amore. E noi lo aspettiamo in I Am Woman di Unjoo Moon, sulla cantante e attivista Helen Reddy negli anni Settanta. «È la storia di una donna molto forte e determinata, della sua carriera a partire da una canzone scritta insieme al marito che la supportò sempre dietro le quinte. Sarà un biopic musicale bellissimo!»