Il grande passo, Giuseppe Battiston e Stefano Fresi fratelli diversi all’insegna di un sogno

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Può il sogno vincere sulla realtà e l’utopia superare i confini della concretezza? È quello che si chiede la commedia di Antonio Padovan, Il grande passo, in concorso al Torino Film Festival e costruita intorno a Giuseppe Battiston e Stefano Fresi che interpretano due fratelli fisicamente molto simili, gemelli diversi dalle psicologie opposte.

Mario e Dario sono figli dello stesso padre distratto e assente e non si sono mai conosciuti. Il primo, cresciuto in un paesino del Polesine, ha costruito nel giardino di casa un razzo per raggiungere la Luna, ma qualcosa è andato storto causando un incendio seguito dall’arresto dell’aspirante astronauta.

Per questo il secondo, che vive con la madre a Roma, dove gestisce una ferramenta, si precipita da quel fratello un po’ suonato per convincerlo a entrare in una struttura che possa prendersi cura di lui. Pensa di cavarsela con un paio di giorni al massimo fuori casa Dario, e invece verrà contagiato dalla fantasia, dalla poesia e dalla folle purezza di Mario, che crede nel “grande passo”, quello compiuto dall’uomo sulla Luna, ma anche quello che ciascuno di noi può osare nella vita di tutti i giorni.

Il regista, che aveva già diretto Battiston in Finché c’è prosecco c’è speranza, mescola generi e toni diversi, rivendica il diritto all’eccentricità e al sogno oltre ogni ostacolo ed esplora i sentimenti umani di due fratelli prima alieni l’uno all’altro e poi legati da una complicità indissolubile, proiettata “verso l’infinito e oltre”. Nel cast anche Roberto Citran, Camilla Filippi, Vitaliano Trevisan, Teco Celio e Flavio Bucci.