Ce lo dice la fisica, ma anche la filosofia dello yin e yang che gli opposti si attraggono, e in effetti l’incontro tra Valentina Nappi e Diana Del Bufalo ne è una prova più che concreta. Molto riservata la prima, più estroversa la seconda, quando hanno scoperto di dover lavorare insieme nella commedia Pensati sexy – dal 12 febbraio su Prime Video – si sono trovate subito, conquistandosi a vicenda. «Diana è un cucciolo di cane che non si tiene nulla in bocca, mentre Valentina è più un gatto che se ne sta sulle sue» le descrive non a caso Michela Andreozzi, soddisfatta di come le due interpreti abbiano da subito incarnato i requisiti di questa storia, un inno all’autostima da lei diretto e scritto insieme a Daniela Delle Foglie.
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Imparare ad amarsi
Al suo primo ruolo da protagonista, Diana Del Bufalo interpreta Maddalena, una trentenne con zero autostima, ghost writer di professione, pecora nera della famiglia e maledettamente impacciata con gli uomini. Convinta di non sentirsi abbastanza sexy, incappa, dopo una ricca assunzione di space cake, in un angelo custode molto particolare: la pornostar Valentina Nappi. Sarà lei ad accompagnarla nel tragicomico viaggio dentro se stessa alla scoperta delle sue potenzialità come donna e come scrittrice. Un ruolo “alla Bridget Jones” non difficile da incarnare per Diana, sentitasi (in passato) a lungo insicura esattamente come Maddalena. «Quand’ero adolescente anche io non mi sentivo carina. Non mi apprezzavo a livello fisico né a livello mentale, perché non avevo la stessa coscienza di oggi. Ho fatto delle esperienze, il dolore aiuta tanto, lo ritengo fondamentale per la crescita spirituale di una persona». Pensati sexy
«Sono stata 7kg in più anche io» aggiunge Valentina Nappi «cosa che per il porno americano va benissimo, ma in realtà non mi sentivo bene perché avevo smesso di prendermi cura dell’alimentazione. Quando ho deciso di mettermi in forma è stato perché stavo meglio mentalmente».
Decisamente più spirito guida, non solo come personaggio che interpreta sullo schermo, si sente oggi nella vita reale la Nappi, fiera sbandieratrice di consapevolezza e autostima. «Penso di avere due grandi libertà. La prima è quella di avere una visione un po’ più fredda sulle cose, in particolar modo sulla sessualità, che poi è il motivo per il quale ho deciso di fare i porno. L’altra è che non me ne frega nulla di cosa pensano gli altri. Prima di dar credito a quello che dicono, ci metto tanto, e considerando quanto si può soffrire per il giudizio altrui, questa la considero una mia grande libertà». Pensati sexy
Michela Andreozzi: È il mio film più fisico
Dopo Brave ragazze (2019) e Guida astrologica per cuori infranti, Michela Andreozzi torna ad indagare il femminile e la società, questa volta attingendo di più al suo background personale. «Pensati Sexy è un back to the roots per me. Ho incontrato questa storia e ho pensato al concetto di “soggetto e non oggetto”, l’ho partorito io stessa. Vengo da una generazione, quella X, che è sempre stata soggetta allo sguardo dell’altro e all’approvazione di tutti, della famiglia, del compagno, dell’amica, della società. Questo film mi ha permesso di riflettere sul fatto che in realtà non abbiamo bisogno dell’approvazione di nessuno. È il mio film più ‘fisico’ e viscerale».
E sul concetto di “soggetto e oggetto” aggiunge Valentina Nappi: «se ne parla tanto, nell’ambito della lettura femminista, anche per il porno, dove spesso l’oggettivazione è al centro di tutto. Le battute del film sono una risposta a quel dialogo, che non è tanto “che cosa fai” ma “come ti senti quando fai una cosa”. Se hai scelto tu, sei tu il soggetto».