VITTIMA DEGLI EVENTI, DYLAN DOG TORNA AL CINEMA

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Ciak ha incontrato per voi Claudio Di Biagio, Luca Vecchi e Valerio Di Benedetto, protagonisti di Vittima Degli Eventi, il fan movie autofinanziato ispirato a Dylan Dog che il 31 ottobre verrà proiettato gratuitamente a CinecittàWorld

Vittima degli Eventi è un vero e proprio esperimento. Un progetto creato e venuto alla luce grazie al crowdfunding via web, supportato da numerosissimi appassionati che hanno voluto dare il loro contributo al fan movie ispirato all’iconico indagatore dell’occulto Dylan Dog, il personaggio dei fumetti creato da Tiziano Sclavi ed edito da Sergio Bonelli.

Alla base di Vittima degli Eventi ci sono tante buone idee e un trio romano di ragazzi entusiasti e celeberrimi su internet: Claudio Di Biagio alla regia, Luca Vecchi in veste di attore e sceneggiatore e Valerio Di Benedetto ad interpretare il ruolo del protagonista. Il mediometraggio, dalla durata di cinquanta minuti, vede l’ispettore del mistero occuparsi di uno strano quanto terrificante caso: la giovane Adele infatti è ossessionata da un incubo ricorrente e spaventosamente tangibile e, per liberarsi da questo tormento, si rivolge proprio a Dylan Dog. La sceneggiatura, per l’appunto, si aggancia liberamente a Dylan Dog, ritratto in una Roma spettrale e misteriosa, rielaborando, di conseguenza, il personaggio e adattandolo ai giorni nostri, pur mantenendo intatto l’animo sfaccettato di uno dei miti del fumetto italiano. Il film, presentato al Festival del Cinema di Roma, verrà proiettato gratuitamente il 31 ottobre a CinecittàWorld e sarà distribuito su internet dalla the JackaL a partire dal 2 novembre. Proprio in occasione della presentazione al Festival capitolino Ciak ha incontrato Claudio Di Biagio, Luca Vecchi e Valerio Di Benedetto, parlando con loro di coraggio, cinema italiano e paure nascoste.

Il vostro Vittima degli Eventi è stato prodotto grazie al crowdfunding via web. L’autofinanziamento, almeno in Italia, è l’unico modo per far uscire nuove idee e nuove storie?

Claudio Di Biagio: «Innanzitutto sono molto contento di avere ricevuto così tanto dal pubblico che ci ha permesso di realizzare il film ma non dovrebbe essere l’unico mezzo per ottenere fondi. Ci siamo autocostretti, perché non c’è una vera e propria spinta d’investimento nei giovani »

Valerio Di Benedetto: «Sì e No. Sì perché può essere un mezzo per produrre piccole opere come spettacoli teatrali, concerti, CD, cortometraggi… No perché non si può applicare in tutto e per tutto al cinema che ha budget troppo elevati. E poi non possiamo ricorrere sempre all’autofinanziamento quando esistono produttori o bandi di concorsi regolari. In Italia sappiamo raccontare bellissime storie, con sceneggiature bellissime ma ultimamente ci siamo un po’ persi. Bisognerebbe ripartire »

La Bonelli cosa pensa di Vittima Degli Eventi?

Claudio Di Biagio: «(ride ndr) La Bonelli ci osserva da lontano, con positività. Percepiscono la nostra passione e questo è assolutamente importante per noi. Per ora non possono fare nulla, anche volessero, per una questione di diritti. Ci sostengo in modo ufficioso, ecco »

Dylan Dog è il protagonista di un film che ha l’incubo e l’inconscio come fili conduttori della storia, qual è invece il vostro incubo peggiore?

Claudio Di Biagio: «I manichini! Cavolo, mi terrorizzano, ho dei ricordi assurdi e spettrali sui manichini. E per quanto riguarda il film ho inserito nella scenografia della casa di Dylan Dog una sorta di roller coaster pieno di paure e terrore »

Valerio Di Benedetto: «Caspita, non lo so. Forse perdere di vista il mio obiettivo, cioè quello di fare l’attore e di vivere facendo questo mestiere »

Roma è quasi un personaggio principale, una cornice perfetta. Com’è rivedere la vostra città in veste cupa, misteriosa e oscura?

Claudio Di Biagio: «Abbiamo trattato Roma non canonicamente da cartolina, tra l’altro nel film c’è una leggenda romana veramente esistente. È davvero una sorta di ”personaggio” Roma, l’abbiamo contestualizzato e reso realistico »

Valerio Di Benedetto: «Per chi vive i vicoli di Trastevere di notte la ritrova in tutto e per tutto. Comunque è un modo per vedere Roma in un modo diverso da quello che si può pensare »

Come vi state preparando alla reazione dei fan più incalliti? Temete il loro giudizio?

Luca Vecchi: «Almeno io ho molta paura, ma le proiezioni con i dylandogofoli incalliti sono andate bene, tutti soddisfatti. I pronostici giocano a nostro favore »

Claudio Di Biagio: «Sì, gli screening di prova sono andati bene, era tosta convincerli perché sono stati i primi a donare dei soldi per il progetto quindi vogliono, giustamente, il massimo. Io sono il primo fan di Dylan, ho fatto un lavoro di ricerca per la regia, alternando la mia idea a quella del fumetto. Non vedo l’ora che lo vedano, se devo essere sincero »

Dylan Dog è un personaggio molto complesso, come mai fino ad ora si è avuta sempre molta difficoltà nel rappresentarlo cinematograficamente?

Claudio Di Biagio: «Forse perché dice ”Giuda Ballerino”, una cosa assurda! No, davvero, Dylan Dog è un vero e proprio contenitore di storie, è un personaggio delicato, inesistente nel nostro mondo. È anche ironico e cupo, è difficile rappresentarlo al cinema perché è pieno di sfaccettature, non esiste un solo Dylan Dog »

Valerio, c’è un personaggio dei fumetti che ti piacerebbe interpretare?

Valerio Di Benedetto: «Una storia di ZeroCalcare, tra l’altro stanno girando anche il film in questo periodo con la sceneggiatura che riprende La Profezia dell’Armadillo e Valerio Mastandrea alla regia. I presupposti per un bel prodotto ci sono tutti »

Vittima degli Eventi si può considerare quasi una start up, avete vagliato l’idea di farne una serie televisiva? I presupposti ci sarebbero.

Luca Vecchi: «In realtà Vittima degli Eventi è una sorta di prototipo e l’impressione che volgiamo dare è che sia un pilot di un’ipotetica serie, poi quello che sarà ancora non lo sappiamo »

Nel film traspare una forte passione produttiva, nonché molta ambizione, che consiglio date a chi, provandoci e riprovandoci, stanno perdendo fiducia non vedendo maturare i propri frutti?

Claudio Di Biagio: «Bisogna darsi una data di scadenza. Non mollare, attenzione, ma bisogna essere realisti, con un punto d’arrivo. Se non ce la fai bisogna tentare altre strade ma, fino ad allora, si deve continuare a sperimentare, provare, lavorare, rischiare fregandosene del giudizio altrui perché poi sono davvero pochi quelli che hanno il coraggio di mettersi in gioco sul serio »

Luca, conosci benissimo internet e il successo immediato che può dare, ma qual è il lato negativo di un ”successo via web”?

Luca Vecchi: «Quando riesci ad attirare l’attenzione degli addetti ai lavori che operano in maniera canonica sanno come lavori e come riesci a produrre opere interessanti con pochi mezzi e, di conseguenza, ti chiedono parecchio con molto, molto poco. Insomma, ‘sta gavetta non finisce più »

Damiano Panattoni