Cet été-là, Eric Lartigau: «Una storia di crescita al femminile tra generazioni a confronto»

Il regista de La Famille Bélier presenta il suo nuovo film in concorso ad Alice nella Città

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Un film che esplora il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, seguendo il filo rosso delle emozioni. È il Cet été-là di Éric Lartigau, presentato oggi in concorso ad “Alice nella città” alla presenza del regista francese, il quale, dopo l’apprezzato La Famille Bélier (da cui è stato tratto l’ultimo film vincitore del premio Oscar, CODA) torna ad esplorare il disaccordo essenziale tra il modo in cui i più piccoli e gli adulti interagiscono con il mondo.

«Ogni volta che si gira un film si racconta qualcosa di sé. In questo caso ho messo nella storia la mia parte più femminile» ha spiegato Lartigau durante un incontro con i giovani ragazzi della giuria in Sala Sinopoli, dove il film è stato proiettato. E non mancano i riferimenti autobiografici in questa commovente storia, in primis a sua sorella Nadine, morta durante le riprese e a cui era profondamente legato. «In effetti il film è Nadine, o meglio sono io che guardo Nadine, e sono anche le mie emozioni messe in pellicola». Tanti i ricordi e gli episodi legati all’adolescenza del regista: «A 13 anni ero andato in un bosco a fumare con un gruppo di amici e ci siamo imbattuti in un cinghiale inferocito. In “Cet eté-là” c’è questa scena della mia vita ma qui assume anche un significato simbolico perché la foresta, come il mare, sono luoghi bellissimi, magici ma anche molto pericolosi».

La storia di Cet eté-là segue le vicende di Dune, bambina di undici anni che, come ogni estate, trascorre le vacanze con i suoi genitori e la sua migliore amica Mathilde, di due anni più piccola. Insieme le due bambine esplorano foreste di pini, contemplano la forma delle nuvole, seguono gli adolescenti e si intrufolano alle loro feste e guardano di nascosto film dell’orrore. Ma quest’estate è speciale per Dune: l’anno scorso, la famiglia ha saltato le solite vacanze senza che lei sapesse perché. Sente che qualcosa è cambiato. Man mano che l’infanzia si allontana, inizia a vedere adulti e adolescenti in modo diverso e comincia a comprendere i loro segreti.

Cet eté-là non affronta solo il tema del passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Lartigau lascia emergere anche altri temi universali come la maternità, l’infertilità, l’aborto, il tempo che passa, la perdita. Rispetto alla graphic novel This Summer There di Jillian Tamaki e Mariko Tamak alla quale è ispirato, Lartigau ha inserito degli elementi in più, come la presenza dei nonni e la telecamera utilizzata da Dune. «Con la figura dei nonni – spiega – volevo raccontare quattro generazioni a confronto. E poi realizzare una storia di donne di età diverse, con i loro drammi e le loro gioie, osservate però dal punto di vista di una bambina».