Daniel Pennac racconta Maradona: «Come un ballerino, l’incarnazione dell’abilità fisica»

Lo scrittore francese ha presentato in anteprima assoluta alla Festa del Cinema di Roma, «Daniel Pennac: Ho visto maradona» il documentario di Ximo Solano

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A due anni dalla morte del più grande calciatore di tutti i tempi, il regista Ximo Solano e Daniel Pennac presentano in anteprima Daniel Pennac: Ho visto Maradona! alla Festa del Cinema di Roma. Il documentario racconta l’indagine che lo scrittore francese ha compiuto circa l’impatto emotivo del pibe de oro sull’immaginario collettivo. Nella conferenza stampa che ha preceduto la proiezione, lo stesso Pennac ha raccontato com’è nata l’idea per la messinscena.

«Sembrerà strano ma io non conoscevo affatto Maradona. Faccio parte di quelle rarissime persone che non s’interessa al calcio… Me ne vergogno moltissimo, eppure è così. Il 25 novembre 2020, tra le altre, venne data la notizia che era morto Maradona. Nella notte ho fatto un sogno strano: ho sognato che passeggiavo in un giardino pieno di persone; a un certo punto vedevo una grande porta… la toccavo e quella si apriva. Oltre c’era un lupo: era Stefano Benni. Gli ho chiesto cosa ci facesse lì e lui, con un bisturi in mano, mi ha detto: “Sto operando Maradona”. Quando mi sono svegliato sono andato a prendere un caffè e ho trovato Ximo, Demi, Pako e Clara” il regista del film e tre attori, membri della sua compagnia teatrale “che piangevano disperati. Ho pensato che se quattro persone reagivano a quel modo… forse quattro milioni di persone stanno provando la stessa emozione e volevo capire perché. Quindi ho deciso di metter su uno spettacolo che studiasse l’effetto Maradona!»

Roberto Saviano e Daniel Pennac

E il suo rapporto con il calcio, adesso, qual è?

“Ho scoperto che il calcio rappresenta, addirittura incarna la poesia. Il corpo di Maradona non aveva nulla di poetico… ma guardandolo giocare mi sono accorto che bastava avesse un pallone tra i piedi e diventata Pina Bausch, l’incarnazione della danza, dell’intelligenza fisica e dell’abilità assoluta. Sembrava quasi che il pallone fosse attaccato a lui con un elastico. Adesso seguo un po’ di più il calcio, ma non credo ci siano più giocatori di quel genere…”

Oltre che con Pina Baush lo scrittore individua alcuni punti in comune di Maradona con Malaussène, il protagonista più famoso dei suoi romanzi, perché come lui el pibe è stato oggetto di consumo mediatico. E se o sei, per forza di cose, hai ciò che serve sia per farti adorare che per farti detestare”.

Il documentario, prossimamente disponibile su Sky Arte e NOW, ibrida cinema e teatro viaggiando attraverso Napoli, offre l’occasione di approfondire il mito nonché la figura di Pennac e il suo approccio all’arte e alla scrittura.