I magnifici quattro della risata, il regista: «La scelta è stata quella di articolare il documentario in sei capitoli»

Il documentario verrà presentato oggi 21.15 a Roma alla Casa del Cinema

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I magnifici 4 della risata – Roberto Benigni, Francesco Nuti, Massimo Troisi e Carlo Verdone, è il nuovo film documentario di Mario Canale, che grazie a un’esperienza professionale a fianco di ognuno di loro, e a una raccolta unica in Italia di repertori sul cinema (il Fondo Canale, conservato dall’Archivio Luce, raccoglie oltre 500 backstage di film italiani e stranieri, e oltre 2000 interviste a registi e attori), permette di vedere in prospettiva sinottica i quattro alfieri della nuova commedia italiana, che partendo dalle scene teatrali off-off alla fine degli anni ’70, deflagrò negli anni ’80 in maniera irresistibile, rivoluzionando il modo di ridere del pubblico, la vita delle sale, addirittura influenzando le regole del mercato cinematografico.

Prodotto da 3D Produzioni e Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari, scritto da Mario Canale e Michele Anselmi, il documentario interroga i protagonisti di una stagione carica di talento e successi, attraverso materiali memorabili, sketch, brani di film, interviste, testimonianze, e grazie alla viva voce di quattro folgoranti adepti del riso (e della poesia) illumina su una storia gloriosa, sui meccanismi del riso, e infine sulla nostra esperienza di spettatori. Fil rouge delle diverse avventure dei 4, una guida ironica come Emanuela Fanelli, insieme alle interviste ad alcuni osservatori (lo stesso Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Marco Giusti, Anna Pavignano). Il regista nelle note di regia commenta così la realizzazione:

«Lavorando con tutti e quattro i registi: prima con Roberto Benigni, poi con Francesco Nuti ,Massimo Troisi e poi per lunghi anni con Carlo Verdone, e a volte anche con due di loro contemporaneamente , si potevano osservare delle differenze ma anche delle somiglianze esistenti tra loro quattro e il differente stile di lavoro sia nella scrittura che nella gestione del set e soprattutto la diversità della “modalità comica” in cui si può rilevare la maggiore differenza di approccio e realizzazione… La scelta è stata quella di articolare il documentario in sei capitoli che illustrassero appunto le caratteristiche di quella comicità: le origini dei protagonisti, l’uso del dialetto, la costruzione della risata , i ruoli e i personaggi che impersonavano o inventavano . L’impatto con il successo e i suoi simboli e alla fine una riflessione su quando il comico smette di essere comico e come si evolve il suo rapporto con il pubblico».

SINOSSI

Chi con le parrocchie o con piccoli teatri, chi col cabaret, chi con le tv o con i festival dell’Unità: hanno cominciato così Roberto Benigni, Francesco Nuti, Massimo Troisi, e Carlo Verdone, i magnifici quattro che negli anni ‘80 hanno rivoluzionato il cinema italiano. Quattro comici che hanno cambiato per sempre non solo il modo di ridere degli italiani, ma l’intera filiera cinematografica. Agli esordi qualche loro monologo era divertente, qualcuno irresistibile, qualcuno meno, ma di lì a poco, anche grazie ad un passa parola inarrestabile, sono diventati protagonisti assoluti e campioni d’incasso per un paio di decenni. Con “I magnifici 4 della risata” ricostruiremo attraverso gags, backstage e interviste, quella stagione del nostro cinema e i meccanismi di quella comicità che decretò l’enorme successo di Roberto Benigni, Francesco Nuti, Massimo Troisi, e Carlo Verdone. In un momento in cui le operazioni nostalgiche, specialmente di omaggio agli anni ‘80 americani, sono i maggiori successi delle piattaforme di streaming, “I magnifici 4 della risata” intende analizzare un fenomeno tutto italiano, che ha cambiato per sempre il nostro approccio alla commedia, che ha rivoluzionato il mercato dei film, e che ha modificato il nostro modo di ridere. “I magnifici 4 della risata” non è un mero omaggio a quattro grandi autori comici: il documentario raccontando la loro storia, ci fa scoprire non solo come abbiano segnato una svolta nel mercato cinematografico della commedia italiana, – c’è infatti un prima e un dopo di loro, – ma ci rivela anche i meccanismi propri della risata.