Moderat: The Last Days, i registi: “Non un film epico, né uno spot pubblicitario su una band”

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Un documentario su una band, i Moderat, che rompe lo schema dei biopic musicali per soffermarsi sulle storie personali dei loro componenti, sulle loro emozioni, le loro paure, sul senso della loro collaborazione insieme. Presentato ad “Alice nella città” nella sezione Panorama Italia, Moderat: The Last Day è un omaggio delicato e inedito a una band che ha fatto e continua a fare la storia della musica elettronica.

Dopo dieci anni insieme, in seguito a un estenuante tour mondiale, Gernot, Sascha e Szary annunciano nel 2017 una pausa creativa dal progetto della loro band. E senza sapere se si esibiranno mai di nuovo insieme, si confidano davanti alla macchina da presa. “L’idea di base era fare un film che raccontasse la parte personale dei membri della band – spiegano Elisa Mishto e Alexander Powelznon avevamo alcun interesse a fare un loro ritratto epico come spesso accade con i documentari sulle band musicali. E tanto meno volevamo fare uno spot pubblicitario su di loro, ma guardare dietro le loro storie e più in generale dietro le quinte del mondo della musica elettronica”.

I registi confidano poi come sono riusciti a far emergere il lato più personale di ciascuno di loro: “Abbiamo portato ognuno di loro, singolarmente, in una camera di albergo, senza telecamere, e abbiamo lasciato che ci raccontassero che rapporto avessero gli uni con gli altri. Sono nate interviste intense, molto sincere, anche perché ci conosciamo da tanti anni e abbiamo un rapporto di confidenza. In sede di montaggio – proseguono – ci siamo resi conto che la spina dorsale del film erano proprio queste interviste audio e abbiamo deciso di dedicare a loro la nostra attenzione e di fare una scelta il più possibile essenziale, in modo che lo spettatore le ascoltasse. Questa decisione è stata anche il nostro modo di rispettare il dono che ci hanno fatto“.

Amici di lunga data dei Moderat, i due registi rispondono poi anche su come versa la musica elettronica oggi: “Nel post covid alla musica è successo quello che è successo anche al cinema. Le band soffrono ancora tantissimo e forse nessuno si aspettava che anche in questa seconda fase la situazione fosse così difficile. Molti film sono stati trattenuti per due anni per uscire dopo la pandemia e quando usciti lo hanno fatto in massa, creando tanta concorrenza. E lo stesso è accaduto per la musica. Poi c’è la questione pubblico: c’è poi una parte che sta tornando ai concerti, ma c’è anche una parte che fa fatica a farlo. A questo bisogna infine aggiungere che i costi sono esplosi, i tour sono diventati molto onerosi per le band e questo ha messo molti gruppi in difficoltà“.

Dopo il film sui Moderat che circolerà principalmente nei Festival per poi cercare un varco nella distribuzione anche per raggiungere i numerosissimi fan della band, Elisa Mishto e Alexander Powelz intendono cimentarsi di nuovo con soggetti musicali: “Ispirato da questa esperienza – ha detto Alexander Powelz –  sono andato in tour con gli Apparat e ho fatto molte riprese. Il pilota è già pronto – conclude –  l’idea è di farne una serie“.