Piove, il film di Paolo Strippoli vietato ai minori di 18 anni: «Un divieto scoraggiante per il genere horror»

La replica del regista e degli attori in merito alla censura imposta dal Ministero della Cultura

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La Commissione III per la Classificazione Opere Cinematografiche del Ministero della Cultura ha imposto il divieto ai minori di 18 anni a Piove, il film diretto da Paolo Strippoli, tratto da una sceneggiatura originale di Jacopo Del Giudice, presentato oggi ad Alice nella città e in uscita nelle sale italiane il 10 novembre con Fandango.

La decisione arriva in risposta alla classificazione proposta dalla casa di produzione Propaganda Italia come opera ‘’non adatta ai minori di 14 anni’’, bocciata dalla Commissione «per la presenza di scene estremamente cruente, che rappresentano atti violenti in modo dettagliato e prolungato, inducendo nello spettatore uno stato emotivo di turbamento».

Nell’istanza di riesame presentata dalla produzione è stato evidenziato, al contrario, come il film dedichi grande spazio alla costruzione dei personaggi, alla comprensione del loro trauma e umanità, tanto che la sceneggiatura di Piove si è aggiudicata la 32a edizione del Premio Franco Solinas con la seguente motivazioni: “Per il coraggio di affrontare il genere horror con un impianto metaforico lucido e universale, ma con un tono potentemente originale (…). Un horror dei sentimenti, senza precedenti nel nostro Paese”. Inoltre, il film è dichiaratamente un horror sovrannaturale che offre allo spettatore il distacco necessario per leggere le azioni compiute dai personaggi in modo allegorico.

Alla conferenza stampa di presentazione, il regista Paolo Strippoli ha commentato così la censura: «Siamo tutti sorpresi. Mi cibo di horror estremi da quando ho 5 anni e questo non lo è. Non c’è istigazione all’odio, né alla violenza. Al contrario, il film punta a interrompere il cerchio di violenza che genera altra violenza, ha una parabola positiva, lotta per trovare uno spiraglio di speranza. C’è da dire che io amo i film vietati ai minori di 18, sono i film più liberi, ma reputo questo divieto dato a Piove pericoloso e dannoso, in quanto scoraggiante per tutti i produttori e i distributori che si vogliono confrontare con il genere, che in Italia già fa fatica a rinascere».

Qui di seguito il commento del cast durante la presentazione stampa ad Alice nella Città: