Francis Ford Coppola, i suoi Anni ’80 – Parte I

Nel giorno del suo compleanno analizziamo la decade più prolifica del grande cineasta.

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Rusty il selvaggio

(Rumble Fish, 1984)

Francis Ford Coppola Rumble Fish

Il 2 maggio del 1982, quando le riprese de I ragazzi della 56ma strada ancora non sono finite, viene depositato alla Universal, e registrato, il copione di Rumble Fish. Era il secondo romanzo di S..E. Hinton, che aveva scritto quando aveva 21 anni. Un’altra storia giovanile, ma molto più dura e adulta. Coppola, memore della sua gavetta con Roger Corman, stava lavorando bene e decise che avrebbe dovuto girare un altro film subito dopo The Outsiders, con la stessa troupe e se possibile anche lo stesso cast.

Chiese alla Hinton se avesse qualcosa su cui poter lavorare e le disse che nei weekend avrebbero lavorato alla sceneggiatura di Rumble Fish, la storia di due fratelli, Rusty-James e Motorcycle Boy. Ma se il primo film era solare e dai colori caldi, il secondo è girato in bianco e nero con un taglio espressionista, concedendo al colore solo la rappresentazione dei pesci combattenti, i rumble fish appunto, di Motorcycle Boy, che essendo daltonico vede la realtà in bianco e nero a colori.

I fratelli protagonisti sono interpretati da Matt Dillon e da Mickey Rourke, qui nel suo primo ruolo importante e già iconico. Completano il cast Vincent Spano e Nicolas Cage, ovvero Nicolas Coppola, figlio di August, fratello di Francis.

E soprattutto, Diane Lane, all’epoca delle riprese appena diciassettenne, che Francis Ford Coppola trasforma da liceale di famiglia bene del precedente film, in erotico oggetto del desiderio di Rusty-James. Rusty il selvaggio è un film straordinario, uno dei migliori di Coppola in assoluto, ancora oggi un film con una modernità di linguaggio cinematografico insuperata. Al contrario del film precedente, non è un successo, ma diventa immediatamente un cult movie. E permette comunque  a Coppola di tornare nel giro che conta.

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