Gal Gadot, la nuova diva in crociera sul Nilo: «E dire che volevo mollare»

È Gal Gadot la star del momento a Hollywood: dopo il successo di Wonder Woman e Red Notice, l’attrice israeliana è in sala con Assassinio sul Nilo e guarda ad altri 5 grandi progetti.

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Diana Prince/Wonder Woman; Linnet Ridgeway; Sarah Black/L’Alfiere: tre donne per cinque diverse identità, e una sola interprete: Gal Gadot. È lei oggi l’indiscussa star internazionale, l’attrice contesa dai casting delle più grandi produzioni, anche se ancora fino a pochi anni fa la recitazione non sembrava essere per lei una scelta professionale praticabile.

Gal Gadot, infatti, nel 2004, quando aveva soli diciannove anni, è stata incoronata Miss Israele, per poi prestare servizio come soldatessa delle Forze di difesa israeliane divenendone istruttrice di combattimento, lavorare come modella e studiare legge. La via della recitazione, come spesso accade, le si è aperta davanti solo per un caso fortunato, come lei stessa ha raccontato a Ciak: «Il fatto è che molte cose nella mia vita sono capitate per caso. Il direttore del casting di James Bond era in Israele, stava cercando la prossima Bond girl. Mi fu chiesto se volevo fare un provino ma no, io non volevo. Dicevo: non sono un’attrice, non so l’inglese, cosa ci vado a fare? Alla fine, dopo molta pressione da parte di amici e parenti, ci andai. Non ottenni la parte da Bond girl, in seguito però si ricordarono di me quando dovettero fare i provini per il ruolo di Gisele Yashar, durante il casting di Fast & Furious – Solo parti originali e così tutto è cominciato».

Una giovanissima Gal Gadot in concorso per Miss Israele

Oggi Gal Gadot è sugli scudi: Red Notice, dove la sua ladra Sarah Black se la gioca alla pari con Dwayne Johnson e Ryan Reynolds, ha segnato lo scorso dicembre il record del film più visto di Netflix raggiungendo in soli diciotto giorni 328, 8 milioni di spettatori, intanto la ritroviamo nel giallo in costume all-star Assassinio sul Nilo dove indossa le crinoline di Linnet Ridgeway ed è stata scelta da Sir Kenneth Branagh perché, come ha spiegato l’attore e regista: «Linnet è un personaggio che doveva essere interpretato da un’attrice di straordinaria bellezza, una donna abbagliante, con la giusta miscela di cattiveria e compassione e tutto questo lo abbiamo trovato in Gal. È fantastica nella parte perché lei è ricca di sfumature e profonda proprio come il suo personaggio».

Oggi per Gal Gadot nulla sembra precluso: è infatti la protagonista dello spy-thriller Heart of Stone di Tom Harper, di cui sono in corso le riprese; sarà presto Irena Sendler nell’omonimo film dedicato all’infermiera e assistente sociale polacca della Resistenza, nella Varsavia occupata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale; diventerà Hedy Lamarr nella miniserie tv dedicata all’attrice austriaca naturalizzata statunitense, poi diventata inventrice per collaborare alla lotta contro il nazismo. Non solo, sfidando le proteste del mondo arabo che non accetta che quel ruolo sia affidato ad un’attrice israeliana, sarà lei a incarnare Cleopatra, per poi tornare nel succinto costume di Wonder Woman nel terzo capitolo della saga dedicata alla principessa amazzone, prima di indossare nuovamente gli abiti dai vertiginosi spacchi di Sarah Black, nel secondo e terzo capitolo dell’annunciata trilogia di Red Notice, sulle cui sceneggiature stanno lavorando a Netflix.

Gal Gadot in Red Notice

Come se non bastasse Gal Gadot sarà anche nel remake del capolavoro di Alfred Hitchcock Caccia al ladro, dove riprenderà il ruolo che fu di Grace Kelly, prima di diventare la regina cattiva nella versione live-action del classico dell’animazione Disney Biancaneve e i sette nani, contrapposta alla Snow White Rachel Zegler, appena vista in West Side Story. La possibilità di incarnare una regina che questa volta renderà facile allo Specchio Magico assicurarle che è sempre lei la più bella del reame ha esaltato l’attrice, che ha dichiarato di essere «davvero entusiasta di interpretare questa fantastica, iconica cattiva e questo progetto è così speciale e le persone coinvolte sono così incredibili che non vedo l’ora di mettermi nei suoi panni e presentarla al mondo».

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Insomma, per questa affascinante donna nata e cresciuta a Petah Tikva da una coppia sabra di origini ebree aschenazite (il padre è l’ingegnere Michael Gadot e la madre l’insegnante Irit Weiss), che è stata educata in un ambiente molto rispettoso delle tradizioni ebraiche e i cui nonni sono superstiti della Shoah, Hollywood è ormai una seconda casa. Il bello è poi che per i ruoli nei blockbuster d’azione, siano questi i cine-fumetti dedicati a Wonder Woman, o la Gisele della saga Fast & Furious, più che i corsi di recitazione l’ha aiutata il fatto che fin da bambina ha giocato a pallavolo, pallacanestro e tennis a livello agonistico, praticando il karate Shotokan, di cui ha ottenuto la cintura nera 3o dan.

Se si ricordano i suoi inizi però non mancano le amarezze: solo per dirne una, non si può dimenticare che nel 2009, quando aveva appunto conquistato il ruolo di Gisele, è apparsa anche nella sesta stagione di Entourage, ricoprendo (ma per una sola puntata!) quello di Lisa, fidanzata di turno del protagonista della serie Vincent Chase, interpretato da Adrian Grenier. Se pensate che la pornostar Sasha Grey, reduce da film come Face Invaders 4 e Ass Eaters Unanimous 19, l’anno seguente è stata la fidanzata di Vince per ben sei puntate, si può comprendere perché, a un certo punto, Gal Gadot avesse pensato di mollare tutto e tornare in Israele, non vedendo reali sbocchi professionali davanti a lei: «Il fatto è che fai un provino e poi una prova di compatibilità con un altro attore, e poi altri incontri e magari dopo settimane non ottieni la parte. Ero un po’ stanca di questo meccanismo e mi mancava Israele», aveva infatti confessato. Non stupisce allora che a chi oggi le chieda da quale film dovrebbe partire lo spettatore che non avesse mai visto Gal Gadot al cinema, la sua risposta secca e incontrovertibile è «Wonder Woman!». Su quanto successo prima del 2017, cioè prima del fatidico incontro con la regista Patty Jenkins, da cui è stata diretta nel blockbuster che incassando 822.824.522 dollari l’ha resa una star, l’attrice preferisce che ora cada l’oblio.