“Con la Vitti si spegne la passione di una donna speciale, ma resta la memoria indelebile dei suoi mille talenti”. Così l’Sngci (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) ricorda Monica Vitti.
I giornalisti cinematografici italiani ricordano “con affetto, ammirazione e profonda gratitudine il talento e la passione cinematografica di un’attrice che, com’è accaduto negli ultimi vent’anni, continuerà a non essere mai assente dalla memoria cinematografica e dal mondo dello Spettacolo”.
“Monica Vitti – prosegue il comunicato dell’Sngci – resta un’icona speciale di anticonformismo e libertà, non solo di professionalità e di grande talento”.
I giornalisti ripercorrono i grandi ruoli interpretati da Monica Vitti nella sua lunga e prolifica carriera: “Da Modesty Blaise a Tosca, da Dea Dani, la regina dell’avanspettacolo con lo stomaco sempre vuoto, a Mimì Bluette, Teresa la ladra, la fioraia Adelaide e tante altre fino ad Assunta, la ragazza con la pistola siciliana, ribelle al delitto d’onore, è incredibilmente meraviglioso rendersi conto, ancora oggi, che Monica, nonostante la malattia che l’ha tenuta distante anche da se stessa, continua e continuerà ad esserci e a siglare prepotentemente una svolta femminile e persino femminista tra i ‘colonnelli’ della commedia italiana”.