Horizon, Kevin Costner aggiorna sul Chapter 3: «Ce la farò!»

Dopo l'anteprima a Venezia 81, promette di continuare la sua American Saga

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horizon chapter 2

L’attesa quadrilogia di Kevin Costner è iniziata, ma i fan – suoi e del genere western – continuano a sperare di poter vedere per intero l’epopea alla quale il regista sta lavorando da oltre venti anni, soprattutto dopo aver visto in sala a luglio Horizon: An American Saga – Chapter 1 e aver visto rimandata l’uscita (prevista per il 15 agosto) del secondo, proprio per i risultati non entusiasmanti del precedente. Una battuta d’arresto, si spera temporanea, che non sembra aver fiaccato l’ottimismo del suo demiurgo, sempre più determinato a portare avanti il progetto.

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Dopo l’apparizione al Magna Graecia Film Festival e dopo aver accompagnato a Venezia 81 l’anteprima proprio di Horizon: An American Saga – Chapter 2, Costner ha dichiarato: “Devo sbrigarmi e non lasciare che la roccia  rotoli già dalla collina. Devo rimettermici e iniziare a spingere verso l’alto. È una corda che non posso lasciare andare. Non so come farò a realizzare ‘Chapter 3’ in questo momento, ma ce la farò“.

In realtà, le riprese del terzo film avrebbero dovuto esser già avviate, in autunno, ma dopo i nove giorni passati sul set ad aprile la produzione ha dovuto interrompersi per mancanza di fondi. Soprattutto dopo che il primo capitolo – costato 110 milioni di dollari – negli States ne ha raccolti solo 29 (e 36 in tutto il mondo).

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Lo stesso Costner ha confermato che la decisione della Warner Bros. di ritardare l’uscita del secondo film sia stata influenzata da ciò (“Non ha avuto un successo travolgente“), pur non apparendo troppo preoccupato, considerati i precedenti e la sua storia professionale (“Ho avuto un sacco di film così, che hanno superato la prova del tempo“).

Ed essersi detto felice dell’iter avuto dai suoi due film, rispettivamente in anteprima al Festival di Cannes e alla Mostra di Cinema di Venezia, ritardo compreso: “è rientrato nel mio piano, che è sempre stato quello di uscire con i film a distanza di circa cinque-sei mesi l’uno dall’altro – ha dichiarato. – Questo mi ha permesso di venire a Venezia. Altrimenti non avrei mai potuto, perché a Venezia non proiettano il film se è già uscito“.