Dal 18 ottobre al 18 dicembre 2024, l’Anteo Rai Cinema Spazio Realtà Virtuale ospiterà una rassegna di quattro video immersivi 360 realizzati dagli studenti e dalle studentesse della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano: Moondust, Inside Stravinsky, Amelia, Have You Flown Far? e Grosse.
A inaugurare la programmazione, il 18 ottobre alle 18:30, sarà un incontro con Laura Valletta, Viviana Violante e Claretta Zanettin, tre delle atlete protagoniste di Grosse, l’ultimo e più recente progetto immersivo della Civica Luchino Visconti, dedicato al mondo del bodybuilding femminile.
In Grosse si riflette sul corpo come mezzo di espressione identitaria e possibile percorso di autoaffermazione, in un mondo dove è sempre più possibile modificarlo anche in modo estremo. Claretta, Laura e Viviana condivideranno le loro storie personali e le sfide affrontate nel mondo del culturismo, in dialogo con il pubblico.
I quattro video VR nascono nell’ambito dei documentari multimediali interattivi che da ormai 11 anni studenti e studentesse della Civica Scuola di Cinema realizzano come saggio di fine anno. Oltre a Grosse, saranno mostrati all’Anteo Rai Cinema Spazio Realtà Virtuale anche Moondust, Amelia, Have You Flown Far? e Inside Stravinsky.
Moondust, realizzato nel 2019 in occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, punta a far rivivere allo spettatore il rientro degli astronauti dell’Apollo 11 sulla Terra, ponendolo dal punto di vista di Armstrong, Aldrin e Collins durante la loro quarantena forzata, un momento di isolamento e riflessione dopo l’impresa lunare.
Amelia, Have You Flown Far?, girato nel 2020, trasporta invece il pubblico a bordo del Lockheed Vega di Amelia Earhart, la prima donna pilota ad attraversare in solitaria l’Atlantico, calando gli spettatori nelle emozioni e nei pensieri della protagonista durante il volo.
Inside Stravinsky, del 2021, è un’esperienza immersiva che porta il visitatore al centro dei pensieri di Igor Stravinsky, in un episodio in cui il compositore viene trattenuto alla stazione di Chiasso nel 1915. La tensione dell’attesa si mescola con i suoni e le visioni che ispirarono la Sagra della Primavera.