Il corsetto dell’imperatrice, la recensione

Il film che ha visto Vicky Krieps vincere il Premio Un Certain Regard per la migliore interpretazione al Festival di Cannes 2022, sarà in sala dal 7 dicembre con BIM

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Vicky Krieps, Il corsetto dell'imperatrice

Sissi, la giovane e bella imperatrice d’Austria, è una delle figure storiche indelebili nell’immaginario comune, in larga parte per via della trilogia risalente agli anni ’50 che aveva visto protagonista una deliziosa e affascinante Romy Schneider poco più che diciassettenne. L’imperatrice Elisabetta ritratta da Marie Kreutzer ne Il corsetto dell’Imperatrice (Corsage), al cinema dal 7 dicembre con BIM Distribuzione, è però un personaggio assai diverso da quella Sissi.

Sinossi

L’imperatrice Elisabetta d’Austria è idolatrata per la sua bellezza e famosa in tutto il mondo per essere una fonte di ispirazione per le nuove tendenze di moda. Ma nel 1877, ‘Sissi’ celebra il suo quarantesimo compleanno e deve combattere per preservare la sua immagine pubblica allacciando il suo corsetto in modo sempre più stretto. Mentre, nonostante il suo volere, il suo ruolo si riduce a mero atto performativo di presenza, la sete di conoscenza di Elisabetta e il suo entusiasmo per la vita la rendono sempre più irrequieta a Vienna.

Per questo ruolo Vicky Krieps, già acclamata protagonista de Il filo nascosto (2017) di Paul Thomas Anderson, ha vinto il Premio Un Certain Regard per la migliore interpretazione al Festival di Cannes 2022. La sua Elisabetta è colta in un momento più maturo e consapevole della propria vita come donna, come moglie dell’imperatore e soprattutto come figura di rilievo sullo scenario politico e sociale austriaco in un’epoca, quella di fine Ottocento, di piena decadenza della monarchia.

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La decadenza è proprio la cifra distintiva del film di Kreutzer. Nel suo racconto, che è più un viaggio introspettivo ed emotivo nel mondo della protagonista, la regista coniuga ispirazioni che vengono da un passato ormai destinato a morire con un presente effimero e un futuro incerto. E lo fa con armonia raccontando la storia attraverso lo sguardo intimo del presente, con uno stile che ricorda quello di un’altra regista italiana, Susanna Nicchiarelli.

Ne Il Corsetto dell’imperatrice i personaggi si muovono come fantasmi eterei in ambienti che sembrano sul punto di disfarsi al loro passaggio per lasciare spazio ad una novità che sembra avanzare in modo tormentato solo nella protagonista.

Lo splendore della regalità della monarchia austro-ungarica si percepisce nelle maestose pose che la Elisabetta di Krieps, in abiti luminosi ed aggraziati e acconciature elaborate e raffinate, prende per gli artisti che la ritraggono.

Il suo vero spirito, eversivo e desideroso di libertà, però sembra emergere davvero solo quando viene ripresa in una delle prime pellicole, immagini in movimento che – ironia – a suo dire non hanno futuro.

Quel corsetto che si stringe sempre più potentemente attorno alla sua vita sottile è l’immagine delle convenzioni e convinzioni di un mondo ormai destinato a morire, ma che la soffoca in una morsa da cui le è difficile sfuggire. Fino a quando, con un gesto, che è il culmine emotivo del racconto, Elisabetta non riesce a liberarsi del pesante fardello che porta sulla testa.

Il corsetto dell’imperatrice è un racconto composto di emozioni, pensieri, piccoli gesti significativi di una donna in lotta contro un’epoca e una società che non la comprende e che soprattutto non comprende il cambiamento che incombe imminente. Un film che condensa il senso di una storia e di un periodo storico nell’intensità degli sguardi della protagonista, la sola capace di di percepire la necessità urgente di una trasformazione.

Il film è candidato per l’Austria alle nomination agli Oscar internazionali.

Guarda qui il trailer de Il corsetto dell’imperatrice

RASSEGNA PANORAMICA
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il-corsetto-dellimperatrice-la-recensioneSissi, la giovane e bella imperatrice d’Austria, è una delle figure storiche indelebili nell’immaginario comune, in larga parte per via della trilogia risalente agli anni ’50 che aveva visto protagonista una deliziosa e affascinante Romy Schneider poco più che diciassettenne. L’imperatrice Elisabetta ritratta da...