Il Festival di Cannes bandisce le delegazioni russe

In seguito all'attacco dell'Ucraina, il Festival di Cannes dichiara che non accoglierà alcuna delegazione russa nella sua prossima edizione prevista a maggio.

0
Cannes
Palais des festivals - Cannes

Dopo la decisione da parte di Hollywood di bloccare le uscite dei grandi titoli di marzo in Russia, anche i festival del cinema si schierano a favore della Ucraina e prendono posizione netta contro l’attacco russo. Anche il Festival di Cannes ha fatto sapere che bandirà le delegazioni russe a meno che la guerra non finisca in modo soddisfacente per il popolo ucraino.

LEGGI ANCHE: Disney, Sony, Warner Bros. e Paramount boicottano la Russia

Dopo Stoccolma e Glasglow anche il Festival di Cannes si unisce al numero crescente di voci del settore cinematografico che esprimono solidarietà all’Ucraina e annuncia il boicottaggio contro la Russia.

Mentre le trattative di pace sembrano in una posizione di stallo e l’offensiva dell’esercito russo si inasprisce sempre più, il Festival del Cinema di Cannes, in una dichiarazione pubblicata oggi ha affermato che, a meno che l’invasione russa non finisca con condizioni accettabili per l’Ucraina, non accoglierà alcuna delegazione russa nella sua prossima edizione prevista a maggio.

Mentre il mondo è stato colpito da una grave crisi in cui una parte dell’Europa si trova in uno stato di guerra, il Festival di Cannes desidera estendere tutto il suo sostegno al popolo ucraino e a tutti coloro che si trovano nel suo territorio”.

Cannes sottolinea che non manca un certo sostegno ad artisti e professionisti del cinema russi che “non hanno mai smesso di combattere” il regime di Putin e non ha fatto commenti sul divieto di singoli film russi dalla selezione ufficiale. “Per quanto modesto sia, uniamo le nostre voci a coloro che si oppongono a questa situazione inaccettabile e denunciano l’atteggiamento della Russia e dei suoi leader”: fa saper il Festival. E aggiunge: “Vorremmo salutare il coraggio di tutti coloro in Russia che hanno rischiato per protestare contro l’assalto e l’invasione dell’Ucraina. Tra loro ci sono artisti e professionisti del cinema che non hanno mai smesso di lottare contro il regime contemporaneo, che non possono essere associati a queste azioni insopportabili, e coloro che stanno bombardando l’Ucraina”.

Ma prosegue con un pensiero particolare verso l’Ucraina: “Il nostro pensiero va in particolare agli artisti ucraini e ai professionisti dell’industria cinematografica, nonché alle loro famiglie le cui vite sono ora in pericolo. Ci sono quelli che non abbiamo mai incontrato e quelli che abbiamo conosciuto e accolto a Cannes, che sono venuti con opere che raccontano molto della storia dell’Ucraina e del presente”.

LEGGI ANCHE: 5 film per comprendere il conflitto in Ucraina e l’attacco russo

Il Festival di Cannes ribadisce poi con fermezza: “Durante questo inverno del 2022, il Festival di Cannes è entrato nella sua fase di preparazione. A meno che la guerra d’assalto non finisca in condizioni che soddisfino il popolo ucraino, è stato deciso che non accoglieremo delegazioni ufficiali russe né accetteremo la presenza di alcun legato al governo russo”.

Infine Cannes conclude definendo con chiarezza la propria posizione anche al livello storico: “Fedele alla sua storia iniziata nel 1939 nella resistenza alla dittatura fascista e nazista, il Festival di Cannes sarà sempre al servizio di artisti e professionisti del settore che alzano la voce per denunciare la violenza, la repressione e le ingiustizie, con lo scopo principale di difendere la pace e la libertà”.