Lo aveva promesso in una intervista a Empire dell’anno scorso, una volta terminato il suo Kitbag (oggi Napoleon) Ridley Scott sarebbe tornato a occuparsi del vecchio progetto di realizzare un sequel di Il Gladiatore. E giusto pochi giorni dopo aver compiuto gli 85 anni, il regista britannico sembra essere già piuttosto impegnato, stando alle notizie che lo danno in Marocco per studiare le location e organizzare l’inizio delle riprese.
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Il dubbio è solo se Scott sia già o stia per arrivare nella città di Ouarzazate (dove aveva già girato Le crociate), conosciuta come la “Hollywood marocchina”, dove da quindici giorni si trova il team del film, ufficialmente in pre-produzione, sta trattando con i locali Atlas Studios.
La notizia riportata dalla testata le360 si aggiunge a quella relativa alla fase di scouting delle location e alla volontà dello scenografo Arthur Max di riutilizzare i set del film del 2005 raffiguranti Gerusalemme. Una richiesta che al momento avrebbe incontrato poca “cortesia” da parte dei locali, poco inclini ad abbassare il prezzo, anche nei confronti dello stesso autore della ricostruzione in questione.
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Nel 2000, Scott assicurò che il sequel fosse già stato scritto e che non sarebbe assomigliato al primo, mentre addirittura l’anno prima i produttori Walter F. Parkes e Laurie MacDonald avevano confermato che l’azione sarebbe stata ambientata 25 anni dopo l’originale.
Al quale ci si sarebbe dovuti collegare grazie a un non meglio identificato “portale di un guerriero morente” che avrebbe riportato indietro Massimo dai Campi Elisi. Una idea di Nick Cave, autore di quella bozza di sceneggiatura, abbandonata in favore di quella che dovrebbe essere firmata da Peter Craig (The Crown, Hunger Games: il canto della rivolta – Parte 1 e 2) e incentrarsi su Lucius, il figlio di Lucilla e nipote del Commodo di Joaquin Phoenix.
