Il Patriarca, video intervista a Claudio Amendola

L'attore e regista racconta a Ciak cosa aspettarci dal suo Nemo Bandera, abile imprenditore e allo stesso tempo boss criminale

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Il Patriarca è la nuova serie tv di Canale 5 che segna il ritorno di Claudio Amendola alla fiction Mediaset. Una saga familiare densa di colpi di scena in onda a partire da venerdì 14 aprile in prima serata.

Il nuovo progetto, prodotto da Camfilm e presentata da Taodue – Mediaset Group, per la regia da Claudio Amendola – è diviso in sei serate e racconta la storia di un carismatico imprenditore, Nemo Bandera (interpretato dallo stesso regista), che ha portato la Deep Sea a diventare una delle aziende più importanti della Puglia, grazie alla sua abilità negli affari, ma anche grazie a traffici illeciti che hanno la base nel porto della sua città, Levante.

La vita di Nemo viene però improvvisamente sconvolta dalla scoperta di essere malato e dalla consapevolezza che, a breve, non sarà più in grado di portare avanti le sue attività. Solo il fidato Ferro (Michele De Virgilio) è a conoscenza della malattia, mentre alla moglie Serena (Antonia Liskova) e ai suoi due figli, Nina (Giulia Schiavo) e Carlo (Carmine Buschini), Nemo annuncia solo di volersi ritirare dagli affari e di voler scegliere il suo erede alla guida dell’azienda. Successivamente, si scatena la guerra per la successione.

INTERVISTA A CLAUDIO AMENDOLA

Ai nostri microfoni, l’attore e regista ha spiegato cosa aspettarci dalla serie.

Da dove hai tratto ispirazione per il tuo personaggio? C’è qualcosa di autobiografico?

«Non c’è nulla di autobiografico, non mi sono ispirato a qualcuno in particolare. Ho cercato di vivere le emozioni del personaggio, è un po’ il segreto di questo mestiere: avere la capacità e la sensibilità di metterti per finta nei panni di uno che riceve una notizia del genere. Non mi preparo molto, non trovo mai un’ispirazione ma vivo un’emozione.»

Come è stato dirigere i sei episodi?

«Faccio un lavoro molto divertente. Ho piacere di andare a lavorare la mattina e fare questo mestiere. Il nostro lavoro non si improvvisa, sappiamo già perfettamente quello che dobbiamo fare. Abbiamo fatto dei sopralluoghi, ci sono sempre due fasi: quella della preparazione e quella del momento in cui giri

Ci puoi raccontare qualcosa del tuo personaggio?

«Nemo è un uomo duro, risoluto, che si è fatto da solo. Si è creato una doppia vita: quella dell’imprenditore e quella del criminale. Nel suo carattere è presente una parte oscura, che è la più importante, che ha determinato le sue scelte visto ha lasciato una famiglia per arrivare al potere. E’anche un uomo che si porta dentro molto dolore e che scopre di essere fragile nel momento in cui qualcosa di grave accade

In questo periodo della tua carriera preferisci più essere un regista o un attore?

«Non c’è preferenza, è chiaro che fare il regista ha ancora dei lati di novità. Il mio mestiere è fare l’attore, è questa la mia vita e il mio essere. Devo dire che quando faccio solo la regia mi sento molto comodo.»

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