Il pubblico europeo torna al cinema solo per i blockbuster statunitensi

Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo il cinema in Europa attende ancora di riprendersi dalla pandemia

0
Daniel Craig, No Time To Die

Il 2021 si è rivelato un altro anno difficile per il cinema in Europa. I dati pubblicati dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo mostrano che le entrate al botteghino cinematografico del 2021 nell’Unione Europea e nel Regno Unito, sebbene in aumento rispetto al 2020, sono ancora in forte calo rispetto ai livelli pre-pandemia.

Spider-Man: No Way Home e No Time to Die hanno aiutato i cinema europei a superare le entrate rispetto all’anno precedente, ma il botteghino lordo è ancora in calo del 59% rispetto ai dati pre-COVID.

Numerosi fattori, come le chiusure dei cinema, in particolare nella prima metà del 2021, l’effetto negativo delle restrizioni sulla partecipazione agli spettacoli, la possibile riluttanza del pubblico a tornare al cinema, il ritorno dei blockbuster degli Studios statunitensi e la diversa forza dei film locali, hanno contribuito a portare progressi piuttosto lenti nel ritorno ai livelli pre-pandemia.

Nel 2021 gli incassi lordi al botteghino sono cresciuti del 38,2% su base annua e di circa 2,9 miliardi di euro in tutta la regione europea, fa sapere l’Osservatorio, ma c’è comunque di un calo del 59% rispetto alle entrate medie annue registrate nel periodo pre-pandemia tra il 2017 e il 2019. La partecipazione al cinema nell’UE e nel Regno Unito, con 394 milioni di biglietti venduti per l’intero anno 2021, ha raggiunto solo il 40% della media annua pre-pandemia.

Naturalmente ci sono differenze significative nello sviluppo del botteghino tra i singoli mercati europei dei vari Paesi membri, che vanno interpretate alla luce dei diversi gradi di crollo dei singoli mercati nel 2020 e dei differenti periodi di chiusura dei cinema e misure adottate per il contenimento della pandemia.

Tuttavia, il pubblico europeo sembra essere tornato al cinema solo per i blockbuster hollywoodiani. Il film sui supereroi della Sony Spider Man: No Way Home e l’uscita della MGM/Universal Pictures No Time to Die, ultimo capitolo della serie evergreen di James Bond, sono stati in cima alle classifiche dei botteghini europei dello scorso anno. No Time to Die ha venduto 34 milioni di biglietti nell’UE e nel Regno Unito, 27 milioni sono invece i biglietti per Spider-Man. Solo altri tre film hanno ottenuto più di 10 milioni di spettatori in Europa lo scorso anno e si tratta di tutti titoli statunitensi: Dune (14,3 milioni) della Warner Bros./Legendary, Fast and Furious 9 della Universal (12,1 milioni) e Venom – La furia di Carnage della Sony (10,5 milioni).

Una tendenza che sembra confermata anche in questa prima parte del 2022 visto lo straordinario successo di Doctor Strange nel multiverso della follia della Disney, che in poco meno di dieci giorni sta già quasi raggiungendo i risultati di Spider- Man e The Batman.

I film europei nel 2021 hanno guadagnato solo il 26,5% delle presenze totali, un ulteriore calo rispetto al 39,5% nel 2020, quando gli Studios statunitensi avevano posticipato l’uscita dei loro film. A parte No Time to Die, coproduzione Regno Unito-Stati Uniti, solo quattro film europei hanno venduto più di 2 milioni di biglietti l’anno scorso: la commedia francese Kaamelott – Premier volet (2,8 milioni), il dramma psicologico britannico The Father (2,4 milioni), il thriller poliziesco francese BAC Nord (2,2 milioni) e il film drammatico danese Un altro giro (2,2 milioni). Sommati tutti insieme però non hanno uguagliato nemmeno i numeri europei di Venom.

Con la maggior parte dei cinema in tutta Europa ora aperti e le restrizioni revocate nella maggior parte della regione, i dati sulle presenze nei prossimi mesi potrebbero registrare numeri migliori rispetto allo scorso anno.