“Vorrei che questo film fosse pieno di vita”, così aveva detto Teresa Manes, mamma di Andrea Spezzacatena, alla regista Margherita Ferri durante le riprese del film Il ragazzo dai pantaloni rosa, storia del giovane che appena quindicenne si tolse la vita il 20 novembre del 2012, ora presentato in anteprima ad Alice nella città 2024, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma. Il film, al cinema dal 7 novembre con Eagle Pictures, è interpretato da Claudia Pandolfi nei panni della madre di Andrea e Samuele Carrino in quelli del ragazzo.
“Andrea oltre i pantaloni rosa”
Un paio di pantaloni rossi, che un lavaggio sbagliato aveva stinto, sono diventati lo sciocco pretesto per giustificare un piccolo universo intollerabile fatto di battute pesanti come macigni. L’incubo di Andrea era cominciato così ed è sfociato in una deriva insostenibile di commenti taglienti e odiosi, così soffocanti da rendere la vita stessa di un giovane liceale irrespirabile. Lo racconta la madre di Andrea nel suo libro, “Andrea oltre i pantaloni rosa”, scritto dopo il suicidio del figlio causato da innumerevoli atti di bullismo spietato.
Quel libro, nell’adattamento per il cinema di Roberto Proia, è diventato un film, Il ragazzo dai pantaloni rosa, che ora supporta e fa da eco all’intenso lavoro di divulgazione tra i giovani contro il bullismo che Teresa Manes ha cominciato a fare dopo la morte del figlio. Il film, come fosse scaturito nuovamente dal cuore di Teresa, non parla però di morte, ma di vita, quella fatta di affetti, amicizie, amori, gioie e delusioni di un adolescente alle prese con i conflitti di una personalità in formazione circondato da coetanei disorientati.
Guarda qui la video intervista a Claudia Pandolfi e Samuele Carrino per Il ragazzo dai pantaloni rosa
Il ragazzo dai pantaloni rosa, trama
Andrea Spezzacatena aveva appena compiuto 15 anni quando decise di togliersi la vita. Oggi avrebbe 27 anni e il film immagina che sia lui stesso (interpretato da Samuele Carrino) a raccontare la propria storia che parte da una famiglia come tante, madre, padre e un fratellino minore. L’ultimo anno delle scuole medie Andrea aveva conosciuto un ragazzo, Christian (Andrea Arru), con cui stava per nascere una bella amicizia. Qualcosa va storto tra i due ragazzi, forse la paura di un confronto o forse quella di non saper ancora identificare bene i propri sentimenti, così tutto va in frantumi con Christian che comincia spietatamente a prendersi sempre più gioco di Andrea. Tutto degenera al primo anno di liceo. Andrea rompe anche con la sua migliore amica Sara (Sara Ciocca) e rimasto solo diventa sempre più vittima del bullismo violento di Christian e dei suoi amici che si diffonde anche sui social. Persa ogni speranza di riuscire a gestire la situazione, Andrea non vede altra via d’uscita che lasciare tutti e salutare per un’ultima volta sua madre Teresa (Claudia Pandolfi).
“La storia di Andrea Spezzacatena porta in sé la preziosa possibilità di cambiare le vite di tanti giovani. Per questo motivo ho cercato di lavorare con gli attori per creare personaggi tridimensionali, sfaccettati, che non fossero dogmaticamente divisi in ‘buoni e cattivi’ nel tentativo di realizzare un film che possa parlare sia ai bulli sia alle vittime”, spiega la regista Margherita Ferri.