«Per me un pirata è sinonimo di libertà. Ho compreso fin da giovane che
un drappo pirata può rappresentare le vestigia di noi stessi, quando combattiamo
per un ideale», ha dichiarato Leiji Matsumoto, creatore del leggendario pirata dello
spazio Capitan Harlock, l’eroe ribelle che si appresta a tornare in sala per festeggiare
i quarantacinque anni trascorsi dal suo debutto italiano. L’autore ha concluso poi,
«L’Arcadia è un microcosmo, l’unione di tante persone che si aiutano a vicenda e non
sanno se faranno mai ritorno dalle loro avventure», spiegando il titolo Capitan Harlock
– L’Arcadia della mia giovinezza, cartoon del 1982 che giungerà nelle nostre sale il 20, 21 e 22 maggio, nell’ambito della Stagione degli Anime al Cinema 2024, progetto esclusivo di Nexo Digital, distribuito in collaborazione con Yamato Video. Spietato, idealista, leale e incorruttibile, Capitan Harlock è il pirata spaziale più famoso dell’animazione giapponese. Benda nera a coprire un occhio, cicatrice che gli attraversa il volto, un lungo mantello nero e stivali sono i caratteri distintivi di Capitan Harlock, che nasce ufficialmente sulle pagine dei manga nel 1977, per mano di Leiji Matsumoto. Il cartoonist in realtà aveva iniziato a pensare al corsaro dello spazio già in precedenza, in opere dove il protagonista è ora conosciuto come proto- Harlock. Basti qui ricordare che in Gun Frontier, un manga del 1972 ambientato nel vecchio West, Harlock fa la conoscenza con il giapponese Tochiro che nella fenomenologia della serie diventerà il suo migliore amico e il costruttore geniale della nave Arcadia. La data in cui Harlock diventa una star è il 1978, quando la Toei Animation affida alla regia di Rintarō i 42 episodi.della celeberrima serie animata a lui dedicata.
Nell’anime l’Arcadia cambia colore rispetto al fumetto, un colore blu notte e per accentuare il tono drammatico e nostalgico della trama, viene creato il personaggio di Mayu, la bambina affezionata a Harlock che giocherà un ruolo centrale nell’affetto e nelle decisioni del pirata. In Giappone Capitan Harlock è un fenomeno che occupa le pagine dei principali mensili specializzati in animazione, oltre ad apparire in numerosi libri illustrati. Il pubblico italiano incontra per la prima volta il pirata il 9 aprile del 1979 e, tra i motivi del suo immediato successo, va ricordata la popolarità della sigla della serie animata, con la canzone La banda dei bucanieri (Fonit Cetra), scritta da Luigi Albertelli con Vince Tempera. Ora il pirata dello spazio torna al cinema con Capitan Harlock – L’Arcadia della mia giovinezza, anime che narra la giovinezza del celebre corsaro, un film prodotto da Toei Company, sceneggiato da Yôichi Onaka con la regia di Tomoharu Katsumata e la direzione delle animazioni di Kazuo Komatsubara. Qui la guerra contro gli Illumidiani é perduta e la libertà una chimera.Un valoroso guerriero torna, stanco ma indomito, sul suo pianeta occupato: è Harlock.
Le città sono in rovina e i governanti corrotti non hanno esitato a vendersi all’invasore. Ma c’è ancora qualcuno che combatte per la libertà: Maya, la voce della resistenza; Zoll, il mercenario di Tokarga deciso a vendicare il suo popolo; Emeraldas,una pirata spaziale. Ultimo, ma non meno importante Tochiro, legato ad Harlock da un’amicizia che si trasmette da generazioni: è lui il geniale costruttore della possente astronave Arcadia. La battaglia per la libertà sta per iniziare. Le voci italiane sono quelle di Loris Loddi (CapitanHarlock), Marco Mete (TochiroOyama), Cinzia De Carolis (Emeraldas) Mario Cordova (Phantom F. Harlock), Massimo Lodolo (Zeda), Lidia Perrone (LaMime), Massimiliano Virgili (Zoll), Benedetta Ponticelli (Maya), Norman Mozzato (Triter), Dario Oppido (Murgison), Pietro Biondi (Militare diTokarga) e Olivia Costantini (Mira).