Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, l’anteprima del terzo episodio “Adar”

La serie prequel di Prime continua con una puntata interlocutoria

0
Adar Gli anelli del potere

Cambia la mano sulla macchina da presa e i risultati si vedono. Senza esagerare o affrettare conclusioni, il passaggio da J.A. Bayona a Wayne Che Yip alla regia degli episodi di Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere regala una terza puntata più debole delle altre. Quella intitolata Adar e rilasciata oggi in anteprima, venerdì 9 settembre, dopo la doppia uscita di L’ombra del passato e Alla deriva (qui la recensione).

LEGGI ANCHE: Gli Anelli del Potere, il messaggio degli Hobbit del Signore degli Anelli

Stando ai dettagli della serie pubblicati ovunque, Adar è interpretato dal Joseph Mawle visto ne Il trono di spade (era Benjen Stark) e continuerà ad accompagnarci fino al termine di questa prima stagione. A quanto pare come principale villain della saga, e forse oltre, visto che la prosecuzione del progetto è sicura e – secondo alcuni – potremmo essere di fronte allo stesso Sauron o di qualcuno molto vicino a lui, visto che Adar in elfico non significa altro che “padre“.

Tutto da dimostrare, come tutti da scoprire sono i suoi piani malvagi, oltre che Adar stesso, sin dall’inizio dell’episodio nominato con timore e rispetto dagli orchi che han catturato e tengono prigioniero l’elfo Arondir di Ismael Cruz Cordova nelle Terre del Sud delle Southlands. Una delle tre location principali di questo nuovo episodio, insieme alla Terra di Mezzo dove lo Straniero – che potrebbe essere Gandalf – continua a muoversi tra i Pelopiedi, e la meravigliosa Isola di Númenor dove con Galadriel e Halbrand (e il nonno di Aragorn) si sviluppa la parte più interessante, anche in prospettiva.

LEGGI ANCHE: Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, il post di Arondir commuove i fan

Senza rivelare troppo e togliervi il piacere di scoprire i dettagli, siamo sicuramente di fronte a un passaggio interlocutorio, per quanto promettente, nel quale scenografie magniloquenti rubano la scena e rimandano il regista anche del quarto, quinto e ultimo episodio (come anche di alcuni di Doctor Who, La ruota del tempo, Preacher e Dirk Gently) alle sue prossime prove. E nonostante un combattimento ben coreografato, ma non indimenticabile, ricorderemo soprattutto per il nuovo tassello che pone alla costruzione del mondo che ci emozionerà fino al 14 ottobre e all’introduzione – oltre agli importanti personaggi – del principale mistero di questa annata, che si spera di poter approfondire già dalla settimana prossima.