Il successo di Vermiglio e non solo nel bilancio della Trentino Film Commission

Per la TFC è stato l’anno del pluripremiato film di Maura Delpero, di Campo di battaglia ma anche di progetti come il laboratorio Forward e la terza edizione di Vis-à-Vis. Continua a crescere l’iniziativa internazionale Green Film

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Tutti parlano, e giustamente, di Vermiglio, la densa e affascinante opera seconda di Maura Delpero che, col suo affresco familiare (e antipatriarcale) tra i monti trentini sul finire della Seconda Guerra Mondiale, sta raccogliendo riconoscimenti nel mondo, dall’anteprima all’81ma Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria e il Green Drop Award (insignita a sua volta, all’attrice Martina Scrinzi è andato il Nuovo IMAIE Talent Award), alla nomination al Golden Globe, alla corsa agli Oscar in rappresentanza dell’Italia. Ma forse non tutti sanno che il film è tra i lungometraggi supportati dalla Trentino Film Commission, proiettata verso il nuovo anno con un bilancio di rilievo: nel 2024 sono stati sostenuti 4 programmi televisivi, 1 lungometraggio, 1 serie tv, 1 progetto di animazione, 5 documentari e 1 cortometraggio per 265 giornate complessive di riprese e 1.011.962,00€ concessi, totalizzando 3.318.380,75 € di spesa sul territorio, pari al 327,9 % dei contributi erogati. La volontà, ora, è di crescere ulteriormente, attraverso diversi progetti e attività di approfondimento, scambio e formazione.

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Venezia 81 è stata certamente una vetrina importante per la TFC, anche grazie alla presenza di un altro titolo nel Concorso principale, Campo di battaglia, diretto da Gianni Amelio e interpretato da Alessandro Borghi, Federica Rosellini e Gabriel Montesi, riportandoci a una Grande Guerra che sembra parlare anche ai demoni e alle paure del presente, minacciato dai conflitti armati e sconvolto dalla recente pandemia di Covid.

Campo di battaglia
Gabriel Montesi e Alessandro Borghi in una scena di Campo di Battaglia

Le soddisfazioni della Film Commission trentina includono poi l’International Emmy Award come miglior serie drammatica alla franco-giapponese Nettare degli dei (Drops of God, diretta da Oded Ruskin e scritta da Quoc Dang Tran a partire dal manga Kami, no Shizuku di Tadashi Agi), disponibile su Apple TV+ e incentrata sulla disputa per l’eredità dell’etnologo francese Alexandre Léger (che lascia la più grande collezione di vini al mon- do), contesa fra la figlia di lui Camille (Fleur Geffrier) e il giovane Issei Tomine (Tomohisa Yamashita).

Tomohisa Yamashita e Fleur Geffrier in una scena di Nettare degli dei (Drops of God)

Diverse iniziative della TFC hanno avuto l’obiettivo di coltivare le competenze nell’audiovisivo, sviluppare una maggiore consapevolezza dell’immagine e promuovere la nascita di reti condivise fra broadcaster nazionali e operatori locali. Ne sono esempi Educa Immagine, il festival dell’educazione ai media sorto nell’ambito del Piano Cinema per la Scuola di MIC e MIM, con approfondimenti sui linguaggi cinematografici e mediali in genere, e Forward, il laboratorio di formazione e mentoring professionale indirizzato ai produttori di contenuti audiovisivi. Forward coinvolge i 12 selezionati in cinque giorni di full immersion in workhsop su temi specifici, sessioni plenarie e 2 masterclass con protagonisti ospiti internazionali. Le produttrici Nadia Trevisan (Nefertiti Film) ed Erica Barbiani (Videomante) partecipano in veste di docenti.

A dicembre, inoltre, si è svolta la terza edizione di Vis-à-Vis. Matchmaking tra produttori e broadcaster, un appuntamento promosso da TFC e Creative Europe Desk Italy MEDIA in collaborazione con Veneto Film Commission, FVG Film Commission, Fondo audio-visivo FVG, IDM Film Commission e con lil supporto organizzativo di Labmedia. È una iniziativa che riunisce produttori e produttrici attivi in Trentino, Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con particolare attenzione al documentario, e offre loro occasioni di dialogo e aggiornamento. Li mette infatti anche in con- tatto con realtà come Rai documentari, La7, Tv2000 e Sky, e di distributori come I Wonder, Wanted Cinema, Lucky Red, Lilium, Digital MoV e con la realtà di Luce-Cinecittà.

Tra gli obiettivi di Trentino Film Commission c’ è anche la salvaguardia dell’ambiente. Per questo è nato Green Film, un progetto, e anche uno strumento di certificazione dell’attenzione da parte delle produzioni a determinati parametri di sostenibilità. Green Film è stato già attribuito 230 volte (il dato è aggiornato a novembre 2024) a produzioni italiane e di vari Paesi europei: Danimarca, Irlanda, Spagna, Polonia, Finlandia, Belgio, e più di recente a Croazia, Portogallo e Islanda.

Nell’ambito di Green Film vengono realizzate un numero crescente di iniziative, come premi, workshop e panel informativi in tutto il continente europeo. Puntando, fra le altre cose, ad espandere il concetto di sostenibilità oltre i temi ambientali: per esempio, affrontando il nodo del benessere dei lavoratori delle troupe sui set. È stato proprio questo il tema al centro dell’incontro Verso un’industria più socialmente sostenibile e produttiva, svoltosi al MIA di Torino nei giorni del 42esimo Torino Film Festival. Tra le partnership confermate, c’è quella con TorinoFilmLab per il workshop internazionale Green Film Lab, ad Atene e Glasgow, e per la realizzazione della quinta edizione dei Green Filming Award.

L’impegno della TFC sul tema della salvaguardia dell’ambiente nelle produzioni audiovisive non si ferma qui: il nuovo disciplinare Green Film, nato con l’obiettivo di aumentare l’efficacia dei criteri di sostenibilità, rendendoli ulteriormente accessibili e chiari, è stato presentato al Lido durante la Mostra del Cinema di Venezia. E’ stato messo a punto grazie a consultazioni pubbliche e utilizzando e integrando i risultati dell’analisi LCA comparativa Green Film Research Lab condotta nel 2022.

S’intitola invece It’s Green or Never – Essential for Film Commissioners il corso sulla sostenibilità rivolto espressamente alla galassia delle Film Commission e realizzato assieme ad EUFCN. Tra i nuovi sodalizi di Green Film per il 2024, c’ è il gruppo di lavoro con EcoProd e CineRegio per le pratiche sostenibili nell’industria dell’animazione.

L’obiettivo è creare un sistema di certificazione comune ai vari Paesi: in questa direzione va lo sviluppo di una Green Animation Guide che possa essere utilizzata a livello internazionale.