È un cerchio che si chiude e riapre a Venezia 81 quello di Il tempo è ancora nostro, l’opera prima di Maurizio Matteo Merli che dopo essere stata annunciata proprio a Venezia due anni fa è stata presentata ieri nello spazio Confronti delle Giornate degli Autori. Un film ambientato nel mondo golf, che Merli ha anche scritto e prodotto con la sua società Father & Son, insieme ad Aurumovie. «È un film indipendente, che rispecchia la mia idea di cinema semplice e veritiero» – ha raccontato a Ciak il regista – Utilizziamo il golf, uno sport erroneamente definito elitario, come sfondo di una storia d’amicizia e di rivalsa». Nel cast Ascanio Pacelli, Mirko Frezza, Miguel Gobbo Diaz, Simone Sabani, Viktorie Ignoto e Andrea Roncato.
Nato inizialmente come instant movie da far uscire in concomitanza con la Ryder Cup 2023 di Roma, Il tempo è ancora nostro è poi andato incontro ad un processo di riscrittura che ne ha ampliato la portata. Merito dell’incontro tra Merli e Pacelli, ex concorrente del Grande Fratello 2004, oggi imprenditore, giocatore di golf, membro della FIG e presidente della PGAI (Professional Golfers Association of Italy). A lui Merli ha affidato il ruolo di co-protagonista, Tancredi, al fianco di Mirko Frezza che interpreta Stefano. Tancredi e Stefano sono due amici fraterni, andati incontro a due destini diversi. Ricco finanziere e speculatore il primo, povero ex tossico l’altro, sono due poli opposti uniti dall’amore per il golf. Entrambi hanno voglia di riscattarsi e di cambiare vita, per ritrovare quella felicità tanto cercata ma mai trovata. Proveranno a farlo con le mazze da golf in mano attraverso la competizione con l’agguerrito sfidante Paco (Miguel Gobbo Diaz), ma soprattuto grazie all’aiuto di Costantino (Andrea Roncato), padre di Stefano (ma anche un po’ di Tancredi) che farà loro da “mentore”. Una storia di riscatto, dunque, con il golf a fare da legante.
Alle GdA 2024 ne abbiamo parlato con i tre protagonisti.