Heat, Al Pacino vorrebbe Timothée Chalamet nel sequel

Al Tribeca Festival si sono celebrati i 25 anni di "Heat - La sfida", capolavoro di Michael Mann con Al Pacino e Robert De Niro

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Sono passati 27 anni da quando Heat – La sfida di Michael Mann arrivava nelle sale di tutto il mondo regalandoci uno dei polizieschi più appassionanti di sempre. All’alba di quasi tre decenni, Mann ha deciso che fosse arrivato il tempo per una continuazione della sua amata epopea criminale, stavolta sotto forma di romanzo.

Il 9 agosto uscirà infatti Heat 2, il libro che ripercorrerà le vite del maestro del crimine Neil McCauley (Robert De Niro) e dell’ossessivo detective Tenente Vincent Hanna (Al Pacino) prima e dopo gli eventi del film del 1995. Proprio le due super star, insieme al produttore di lunga data Art Linson (ma senza Michael Mann, assente causa COVID) sono state protagoniste qualche giorno fa dei festeggiamenti organizzati per il 25° anniversario del film dal Tribeca Festival, rimandati per ben due anni a causa della pandemia.

Per l’occasione, De Niro e Pacino hanno ripercorso insieme alcune delle citazioni e scene più iconiche del film, tra cui ovviamente la celebre sequenza della tavola calda. Quella scena, dove ammiriamo Hanna e McCauley rivelarsi le loro rigide ideologie davanti a una tazza di caffè, è stata la prima sequenza nella storia del cinema in cui i due attori hanno condiviso lo schermo. E, pensate un po’, non venne mai provata.

«Io e Al non abbiamo provato la scena» ha rivelato De Niro «abbiamo pensato che fosse meglio farla e basta». Quel confronto è stato notevolmente elogiato negli ultimi decenni per la sua sottile tensione e il ritmo organico, che Pacino ha attribuito alle capacità di ascolto di De Niro. «Dico sempre che con Bob si può fare qualsiasi cosa. Non importa quello che fai, lui lo ascolterà, reagirà e si legherà a quello che dici. È un vero lusso stare con una persona così. Perché qualsiasi cosa tu faccia, lui la capta. È sempre lì, pronto». E ha continuato: «Credo che sia un po’ come il tennis. Nei tuoi film, devi continuare a colpire la palla oltre la rete, per farla arrivare all’altra persona. È tutto un ritmo fluido, che si ottiene se si ascolta».

De Niro ha voluto sottolineare l’attenzione per i dettagli di Michael Mann, maestro, secondo lui, nel prendersi «il tempo per renderli speciali», ricordando anche com’è stata girata la scena climax del film all’interno di un vero hotel e sulla pista dell’aeroporto internazionale di Los Angeles.

«Abbiamo girato nei fine settimana nel centro di Los Angeles, perché solo così si potevano usare quelle strade che durante la settimana erano molto trafficate», ha detto De Niro. «Tutto ciò rientrava nella precisione messa per questo progettoNon si era mai visto prima nei film ed è stato speciale e memorabile».

Infine, parlando di sequel e di un eventuale adattamento cinematografico, Pacino non ha dubbi su chi potrebbe interpretare il tenente Hanna: «Timothée Chalamet! È un attore meraviglioso. Ha un aspetto fantastico». Il suggerimento è stato accolto in maniera entusiastica dal pubblico presente alla reunion, che ha reagito con un giro di applausi.

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