I giovani amanti, la signora del desiderio

Ne I giovani amanti, Fanny Ardant interpreta una settantenne innamorata di un uomo molto più giovane, rivendicando la libertà delle passioni femminili.

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i giovani amanti

Di cosa parliamo quando parliamo dell’amore tra una donna di settant’anni e un uomo molto più giovane di lei? Di terremoti famigliari e imbarazzi sociali, convenzioni in frantumi e nuove insicurezze. Su questi temi riflette il nuovo film di Carine Tardieu, I giovani amanti (Les jeunes amants), presentato alla Festa del Cinema di Roma e al Biografilm di Bologna e nelle sale dal 23 giugno con I Wonder Pictures.

Al centro della vicenda c’è Fanny Ardant: gli anni passano, l’attrice ha spento 73 candeline lo scorso 22 marzo, ma resta la grande signora del desiderio e della passione, quella alla quale non si può resistere e che sul suo volto sempre bellissimo si accende negli occhi e nel sorriso.

La rivedremo nei prossimi mesi in altri otto film, tra cui The Palace di Roman Polanski. Ne I giovani amanti veste gli eleganti panni di Shauna, settantenne raffinata, libera e indipendente, architetto in pensione che ha messo da parte la sua vita professionale. Un giorno si imbatte per caso in Pierre (Melvil Poupaud), un medico felicemente sposato con Jeanne (Cécile De France) e padre di famiglia, che l’aveva profondamente colpita da un breve incontro quindici anni prima.

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Attratti l’uno dall’altra, sono entrambi turbati all’idea di iniziare una relazione. Mentre la vita familiare di Pierre va presto a rotoli, Shauna lotta con emozioni e sentimenti che credeva appartenessero ormai al passato.

«Quando ho ricevuto il copione – racconta Ardant – l’ho letto tutto d’un fiato e l’ho amato moltissimo. Poi ho incontrato Carine Tardieu, le ho fatto molti complimenti, ma le ho detto che il film non faceva per me, non lo avrei fatto per il timore di tutte le scene d’amore fisico che sarebbero state necessarie. Non ho mai amato il mio corpo, neppure da giovane, figuriamoci ora. 

Ma ho capito che questo non è un film di corpi, ma di sentimenti. E poi, amando la libertà fino all’insolenza, ho incominciato a riflettere sull’ingiustizia di una società che giudica e nega i desideri delle donne, soprattutto quelle più mature. L’amore è un atto di coraggio e non dobbiamo aspettare che certe libertà ci vengano concesse».

Nel 2022 l’amore e il sesso tra una donna di settant’anni e un uomo molto più giovane sono
ancora un tabù, oggetto di condanna e ironia. Quando Jeanne scopre la relazione del marito, si fa una bella risata.

«Purtroppo è ancora così, anche se lentamente le cose stanno cambiando. Nella storia dell’umanità ci sono sempre state coppie che sfidavano famiglia e società, e coppie che invece seguivano regole più convenzionali. Ma il rapporto tra Shauna e Pierre non inizia da un’attrazione sessuale, da una notte d’amore, bensì da conversazioni, sguardi, risate. È una
questione di charme. Poi finisce col diventare anche una relazione sessuale, ma in principio
ci sono due anime che stanno bene insieme».

Continua:

«La grande letteratura ci ha spesso restituito personaggi femminili più grandi dei
loro amanti. L’amore non è solo questione di corpi anche se viviamo in una società che guarda sempre al valore economico della bellezza e spinge le donne mature a considerarsi fuori dal mercato. L’ossessione per la giovinezza a ogni costo ci viene imposta, ma non ho mai seguito le mie colleghe sulla strada dei ritocchi, non ho paura della mia età e non ho intenzione di lottare contro l’inevitabile.

Una certa asocialità poi mi aiuta a essere inconsapevole. Non ci sono vite vincenti o perdenti, ma solo piene o prive di amore. Per questo ci si stanca di parlare di potere e denaro, mentre l’amore continua a essere un argomento immortale, magico, il più celebrato».