J. K. Rowling, dal sussidio all’eternità

Harry Potter e la pietra filosofale compie 20 anni. Sapevate che il libro da cui è tratto ha rischiato di non arrivare mai alle stampe?

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Harry Potter e la pietra filosofale è tratto dal primo romanzo di quella che poi sarebbe diventata la saga letteraria per ragazzi più letta nel mondo. L’autrice, Joanne Rowling, aveva iniziato a costruire il mondo potteriano all’inizio degli anni Novanta, quando si era appena trasferita a Londra. La sua vita in pochi anni sarebbe stata stravolta da un trasloco in Portogallo per un matrimonio andato male, la nascita di una figlia e un ritorno nel Regno Unito, a Edimburgo, dove, disoccupata e con una bambina, tirava avanti grazie al sussidio statale. Depressa e in povertà, aveva trovato tra le immaginarie stanze di Hogwarts il rifugio da una difficile realtà, e la forza per terminare il primo romanzo di una saga di cui la scrittrice aveva già delineato la “bibbia”. Ma anche pubblicare Harry Potter e la pietra filosofale non fu semplice.

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Il manoscritto fu rifiutato da dodici case editrici, per poi essere accettato dalla piccola (allora, oggi un po’ meno…) Bloomsbury, che chiese a Joanne di diventare J.K. Rowling, pseudonimo usato perché a detta del marketing era meglio non far capire subito che un romanzo con un giovanissimo protagonista maschile fosse scritto da una donna. Altri tempi, ma il successo della prima avventura del maghetto dava ragione a tutti, salvo poi trasformarsi progressivamente in fenomeno letterario, evento mondiale, fino a Harry Potter e i doni della morte, settimo e ultimo della serie, il romanzo che ha venduto di più nella storia dell’editoria.

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Il lancio di ogni capitolo della saga, soprattutto dopo l’inizio dell’avventura cinematografica, veniva salutato dai lettori dei cinque continenti con file chilometriche fuori dalle librerie in attesa dei libri freschi di stampa. Ultimi echi dell’era pre-digitale. Harry Potter ha insegnato a leggere a due generazioni di bambini, anche avvicinandoli all’inglese, perché tale era la passione che molti già in tenera età volevano leggere le parole di Harry e dei suoi amici nella loro lingua madre. Hogwarts è quella famiglia disfunzionale di cui tutti vorrebbero fare parte. Come dicevano i Queen, «It’s a kind of magic».