J.K. Rowling non parteciperà alla reunion dei 20 anni di Harry Potter

La scrittrice apparirà solo in filmati d’archivio e niente più a causa delle polemiche degli ultimi mesi per alcuni tweet giudicati transfobici.

0

Ci sarà una grande assente nella già chiacchieratissima reunion organizzata in occasione dei 20 anni di Harry Potter e la Pietra Filosofale. Ebbene sì, proprio lei, la madre e autrice della storia, Joanne Rowling, non sarà presente.

Come si legge dal comunicato diffuso da HBO Max martedì scorso, i membri del cast di tutti gli otto film della saga cinematografica sono stati chiamati per una speciale retrospettiva intitolata Harry Potter 20th Anniversary: Return To Hogwarts. Il comunicato dice che saranno presenti i tre protagonisti principali, Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint (che non appaiono insieme pubblicamente dalla prima dell’ultimo film del franchise, Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2, nel luglio 2011), così come il regista Chris Columbus, regista dei primi due capitoli.

LEGGI ANCHE: Harry Potter, Chris Columbus svela una sua grande fantasia

Confermata inoltre la presenza di Helena Bonham CarterRobbie ColtraneRalph FiennesJason IsaacsGary OldmanImelda StauntonTom FeltonJames Phelps, Oliver PhelpsMark WilliamsBonnie WrightAlfred EnochMatthew LewisEvanna LynchIan Hart. Nessuna menzione, invece, di J.K. Rowling.

Fonti vicine al progetto hanno detto a TMZ che lo speciale si concentrerà sulla creazione del primo film, sul cast centrale e la troupe, con la Rowling che sarà mostrata in filmati d’archivio, ma senza apparire fisicamente nello speciale. Come scritto dal Daily Mail, il motivo della sua assenza è ricollegabile alle controverse dichiarazioni, giudicate transfobiche, scritte su Twitter un anno e mezzo fa.

In quell’occasione, la scrittrice aveva ironizzato su un articolo di opinione che usava le parole “persone che hanno le mestruazioni” invece di “donne” (il titolo dell’articolo era ‘Creare un mondo post-Covid-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni’)

“Sono sicura che ci sia una parola per definire quelle persone. Qualcuno mi aiuti. Wumben? Wimpund? Woomud?” aveva twittato Joanne facendo riferimento, ovviamente, a women, il plurale inglese per donna. “Persona mestruata” è uno dei neologismi in uso per evitare di dire o scrivere, appunto, donna. Gli altri sono “persona incinta” e “persona con la cervice”.

La Rowling aveva poi continuato con un thread che parlava di sesso biologico.“Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta dalle donne a livello globale è cancellata.

“Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo della propria vita.”

Per queste circostanze la scrittrice è stata indicata come TERF, acronimo di Trans-Exclusionary Radical Feminist, ovvero femminista radicale trans-escludente. La Rowling ha poi chiarito che rispetta “i diritti di ogni persona trans di vivere in qualsiasi modo affinché si sentano autentici e a proprio agio” denunciando anche qualsiasi forma di discriminazione.

LEGGI ANCHE: Daniel Radcliffe: “Sono grato ad Harry Potter, ma provo profondo imbarazzo per alcuni momenti”