James Franco vestirà i panni di “papà” Fidel Castro in Alina of Cuba di Miguel Bardem, film incentrato sulla storia di Alina Fernandez, la “figlia ribelle” del leader cubano.
Quest’ultima, già annunciata tempo fa, sarà interpretata da Ana Villafañe, mentre insieme alla notizia del casting di Franco è arrivata anche quella di Mía Maestro che interpreterà Natalia “Naty” Revuelta, la madre di Alina con cui Castro ebbe un’appassionata storia d’amore.
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Le riprese del film inizieranno il 15 agosto e si svolgeranno interamente nei dintorni di Cartagena e Bogotà. L’architettura e il design coloniale spagnolo della Colombia faranno dunque le veci dell’Avana dell’epoca castrista.
Alina of Cuba è scritto da José Rivera (il primo sceneggiatore portoricano ad essere nominato all’Oscar con il biopic Diarios de motocicleta) e il vincitore del Premio Pulitzer Nilo Cruz. Al centro del film, la storia di Alina, nata dalla relazione tra Revuelta e Castro. Revuelta sacrificò gli effetti personali, le sue finanze e quelle del marito medico per contribuire a finanziare l’inizio della rivoluzione comunista. Fernandez seppe di essere figlia di Fidel Castro all’età di 10 anni, quando dopo svariate visite segrete a casa sua, la madre le rivelò finalmente che “El Comandante” era il suo padre biologico.
Alina crebbe fino a diventare una delle più esplicite dissidenti di Castro. Venne arrestata in più di un’occasione per aver cercato di lasciare il paese e classificata come dissidente a cui era vietato viaggiare fuori da Cuba. Alla fine, disertò in Spagna nel 1993, un evento che ha attirato le prime pagine di tutti i principali notiziari del mondo, prima di trasferirsi in modo permanente a Miami.
Il cast
John Martinez O’Felan, produttore creativo principale del progetto della Mankind Entertainment di Austin, ha commentato così le ricerche e le scelte sul casting:
“Sin dall’inizio, il nostro obiettivo è stato quello di produrre un pezzo artistico della storia ispanica moderna, con la visione di un progetto inclusivo attraverso l’unione di attori e creativi dalle radici latine intergenerazionali provenienti dagli Stati Uniti, dall’America Latina e dal mondo. Detto questo, il casting di Ana e Mia non è stato un problema perché, oltre ai loro lavori passati, una rappresenta l’America-cubana moderna e l’altra l’Argentina. Dopo aver visto il reel di Ana e averle fatto un provino, è stato evidente che fosse perfettamente adatta e aveva una grande voce per portare avanti il materiale. Il lavoro passato di Mia con José parlava da solo e gridava riunione scrittore/attrice“.
Ben diverso è stato il lavoro di casting su James Franco. Sempre O’Felan aggiunge:
“Trovare e convincere James Franco a interpretare Castro è stato un processo divertente e impegnativo. È stato un segno dell’universo. Inizialmente il nostro regista cercava un attore che avesse una forte somiglianza fisica con il vero Castro, oltre a voler trovare qualcuno in accordo con Alina Fernandez. Per arrivare a questo risultato, abbiamo usato l’antica araldica galiziana di Fidel Castro come bussola focale, e poi abbiamo setacciato l’intera schiera di attori con radici latine a Hollywood per trovare qualcuno che avesse una struttura facciale simile.
Eseguendo una ricerca approfondita dei nostri candidati attraverso l’occhio della genealogia spagnola e portoghese dei Galiziani, abbiamo scoperto che James aveva di gran lunga la somiglianza facciale più simile a quella dei principali attori del settore. Con lui ci saremmo solo dovuti concentrare sulla costruzione dell’accento.
Come parte del pacchetto mediatico del film, O’Felan ha anche lanciato il documentario di accompagnamento Revolution’s Daughter, girato sul posto insieme ad Alina of Cuba con il regista Thaddeus D. Matula.
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