Joe Turkel, barista di Shining e creatore di androidi, è morto a 94 anni

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Joe Turkel è uno di quegli attori che grazie a un ruolo di poche pose resterà immortale. Tutto grazie a Stanley Kubrick, che lo volle per l’iconico ruolo del barman dell’Overlook Hotel in Shining.

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Ma nonostante sia stato consegnato all’eternità per quel film, Joe Turkel andrebbe ricordato anche per la sua lunga e onorata carriera, iniziata al cinema e in televisione all’inizio degli anni Cinquanta, e ancor prima sulle assi di un palcoscenico.

Kubrick non lo scelse per caso, i due in realtà si conobbero sul set di Orizzonti di gloria, in cui Turkel aveva un piccolo ruolo. Una carriera da caratterista in film di genere di serie B e serie televisive per il grande pubblico americano, spesso ricoprendo ruoli multipli, come ne Gli intoccabili, in cui interpretò cinque diversi ruoli in altrettanti episodi.

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E poi, un giorno, arriva di nuovo Stanley Kubrick, con un copione tratto da un romanzo di Stephen King, che il regista ha stravolto a suo piacimento, e gli dice che ha bisogno di una faccia con cui fare una scena con il protagonista del film, Jack Nicholson. Ed entrare incidentalmente nella storia del cinema.

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E certamente anche grazie a quella scena un paio di anni dopo Ridley Scott lo scrittura in Blade Runner per un altro ruolo che lo avrebbe fatto entrare nella leggenda del cinema. Quello del creatore di androidi Eldon Tyrell, fondatore della Tyrell Corporation, che chiede al cacciatore Rick Deckard di risolvere una spinosa situazione relativa a tre suoi “figli” che hanno deciso di ribellarsi al loro destino.

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La vita è strana. Quando meno te lo aspetti, diventi immortale.