Dopo tanto attenderlo, dopo le poco confortanti notizie delle riprese aggiuntive e la richiesta del regista di avere un occhio di riguardo per il suo film, arriva in sala – dall’11 dicembre – il Kraven il cacciatore di J.C. Chandor (qui il trailer), cinecomic basato sul personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko e apparso per la prima volta su The Amazing Spider-Man nel 1964. Un personaggio che avrebbe molto di più da dire di quanto vedrete sullo schermo, e forse lo avrà, in un possibile sequel sul quale già circola un’idea molto apprezzata dai fan.
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“Si tratta essenzialmente della costruzione di un cattivo, – ha dichiarato Chandor, citando una delle storie più conosciute e amate del personaggio principale del film. – Il tassello finale, per Aaron [Taylor-Johnson] e per me, è Kraven’s Last Hunt che, se questa cosa funzionerà e sarà un successo, è dove faremo finire questa storia. Ovviamente è tragico e triste. E il viaggio per arrivarci è folle e selvaggio, ma il personaggio che stiamo cercando di creare è uno che potrebbe realisticamente finire con l’Ultima caccia“.
Il riferimento, ovviamente, è a “L’ultima caccia di Kraven”, saga a fumetti di J.M. DeMatteis, pubblicata nel 1987 e da molti considerata “una, se non la più bella storia mai scritta su Spider-Man“. Una storia che tutti si aspettavano sarebbe stata sfruttata prima dalla Marvel o nei vari film sul e con l’Uomo Ragno, soprattutto ai tempi dei Sinistri sei.
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Ovvio che la prospettiva ingolosisca tutti quanti aspettano quell’adattamento da ben prima che si iniziasse a produrre questo film, che a questo punto in molti si augureranno vada bene (ma molto bene, visto che si parte da un budget di 130 milioni di dollari e le prime previsioni parlano di un’apertura intorno ai 20) perché J.C. Chandor – o chi per lui – possa mantenere la promessa e regalarci la tanto agognata Kraven’s Last Hunt. Nella quale ovviamente ritroveremmo l’imprescindibile Aaron Taylor-Johnson, probabilmente la Calypso di Ariana DeBose e chissà se anche il nuovo Dmitri di Fred Hechinger, oltre al viscido Vermin e a chissà quale Spider-Man.
Qui l’intervista completa a J.C. Chandor su Collider