La bella stagione: Mancini, Vialli e la Samp dello scudetto: «I migliori anni della nostra vita»

Presentato al TFF il docufilm di Marco Ponti, in uscita nelle sale il 28/29/30 novembre e il 1° dicembre distribuito da 01 Distribution

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Roberto Mancini e Gianluca Vialli

Il TFF si tinge dei colori blucerchiati alla presentazione de La bella stagione, il docufilm diretto da Marco Ponti, prodotto da Groenlandia con Rai Cinema e dedicato all’epica  vittoria dello scudetto della Sampdoria del 1991 di Mancini e Vialli, guidati dal presidente Paolo Mantovani. Alla conferenza stampa presenti i “Gemelli del Gol” Roberto Mancini e Gianluca Vialli, i compagni di squadra Pietro Vierchowod e Ivano Bonetti, l’attuale presidente della Sampdoria Marco Lanna, e il regista Marco Ponti.

«Quando ho visto il cerchio chiudersi nell’estate del 2021, ho capito che non si trattava solo di una storia di un’impresa impossibile, ma di una storia di grandi uomini, una storia di valori, amicizia e forti legami – spiega Ponti riguardo la genesi del doc – Una storia che non era legata solo ad un periodo preciso, ma che ci riguarda anche oggi. Usciamo da una fase nella quale le relazioni sono state messe a dura prova e questa è la ricetta sana di come debba essere un’amicizia in un gruppo. Da qui è nata l’urgenza di fare un film a cui ho dedicato un anno e mezzo della mia vita».

Da sinistra a destra: Ivano Bonetti, Roberto Mancini, Gianluca Vialli, Marco Lanna e Pietro Vierchowod

Prima di trovar voce nel docufilm La bella stagione, l’impresa della Samp è stata raccontata nell’omonimo libro, concepito, come spiega Vialli in conferenza, con il doppio scopo di celebrare il trentennale della vittoria e devolvere il ricavato in beneficienza all’ospedale Gaslini di Genova, specializzato nella cura dei bambini. «Nel libro sono espressi una serie di valori alla base del successo di quella squadra: il senso di appartenenza, la profonda amicizia, ma anche la necessità di ca**eggiare e vincere divertendoci. Abbiamo sfidato lo status quo ispirati da un visionario, il nostro Presidente Mantovani».

A proposito del Presidente Paolo Mantovani, Vialli ha ricordato così il loro primo incontro: «La prima volta che sono entrato nel suo ufficio, sommerso da una nuvola di fumo per le tante sigarette che fumava, ricordo che mi disse: “Sto cercando di costruire un progetto perché voglio dimostrare che anche una squadra come la Samp può vincere lo scudetto divertendosi”. Di fronte ad uomo così carismatico sono corso fuori dall’ufficio con la voglia di indossare l’elmetto e di andare sul campo di battaglia, pronto a tutto per soddisfarlo. La visione di chi è a capo e la sua credibilità sono fondamentali per raggiungere una vittoria».

«Spero che questo film possa essere utile anche alle nuove generazioni – ha rivelato il ct della nazionale Mancininel mostrar loro la storia di una vera amicizia. Siamo riusciti a fare questo solo grazie all’amore e il rispetto che avevamo l’un l’altro. Lo dovevamo fare con la Sampdoria, per l’amore che provavamo per quella maglia. Sono stati i migliori anni della nostra vita e questo ci ha dato la forza di riuscire a raggiungere obiettivi impossibili».