Wright e Bonelli, insieme anche in libreria
Dedicare una monografia all’opera di un regista con 25 anni di successi alle spalle è cosa quasi sacrosanta. Fare lo stesso per un montatore, ancora giovane oltretutto (45 anni compiuti a gennaio), è invece più unica che rara. Il binomio Wright-Bonelli è riuscito anche in questo, grazie Elisa Torsiello, critica cinematografica che nel 2018 ha pubblicato il saggio Joe Wright. La danza dell’immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill.
Come da titolo, un excursus della carriera del cineasta britannico dal suo esordio con Orgoglio e pregiudizio fino al celebrato L’ora più buia, senza dimenticare l’importante carriera teatrale, precedente e contemporanea al suo passaggio sul grande schermo.
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Autore eclettico, con alcune opere da riscoprire, come The Soloist, e classici moderni, come la magnifica versione di Anna Karenina con Keira Knightley, Wright ha trovato con Valerio Bonelli la giusta sintonia, e lo si nota proprio nel lavoro fatto su Churchill.
Un aspetto che Torsiello ha voluto approfondire intervistando il montatore napoletano e traendone il saggio breve L’arte invisibile del montaggio. Entrambi sono pubblicati da Bietti, editore coraggioso che ha ben due collane dedicate al cinema. Di questi tempi, un gesto eroico.