Juliette Binoche e Benoit Magimel tornano insieme ne La Passion De Dodin Bouffant (The Pot-Au-Feu) di Hùng Tran Anh, il film che porta i sublimi sapori della passione per la cucina in concorso al 76° Festival di Cannes. Il film sarà distribuito in Italia da Lucky Red.
La Passion De Dodin Bouffant (The Pot-Au-Feu), il fatto
È il 1885. Eugenie (Binoche) è una cuoca impareggiabile, ha lavorato per il famoso chef Dodin (Magimel) negli ultimi 20 anni. Col passare del tempo, la pratica della gastronomia e l’ammirazione reciproca si sono trasformate in una relazione romantica. Insieme creano pietanze raffinate, elaborate e gustose, che sucitano l’ammirazione anche degli chef più illustri al mondo. Ma Eugenie ama la sua libertà e non ha mai voluto sposare Dodin. Così lo chef decide di fare qualcosa che non ha mai fatto prima: cucinare per lei.
La Passion De Dodin Bouffant (The Pot-Au-Feu), l’opinione
“Sant’Agostino ha detto che la felicità è desiderare ciò che si ha. Io avevo voi”, dice Dodin a Eugenie. Ne La Passion De Dodin Bouffant (The Pot-Au-Feu) il regista franco-vietnamita Trần Anh Hùng, già vincitore della Camera d’Or nel 1993 per il suo primo lungometraggio Mùi đu đủ xanh (The Scent of Green Papaya), torna a Cannes e dirige la coppia composta da Juliette Binoche e Benoit Magimel, ancora straordinari sul grande schermo.
Il film è un’ode alla passione per la cucina intesa non solo come pura arte gastronomica, ma soprattutto come scoperta, piacere e amore per il cibo e per l’emozione stessa che esso può suscitare.
Ne La Passion De Dodin Bouffant (The Pot-Au-Feu) il cibo è amore e sensualità, la stessa combinazione che sottile, garbata e quasi nascosta lega Eugenie e Dodin e che passa dalle mani dell’una alla bocca dell’altro e viceversa, con passione infinita, sensibilità e dedizione.
Il Pot-Au-Feu del titolo è un tipo di bollito contadino del nord della Francia, preparato con manzo e verdura cotti in acqua a fuoco basso per ore. È la ricetta nata dall’intuito di Dodin e dall’abilità di Eugenie, ma non è la sola eccezionale pietanza che i due creano. Il film è una carrellata di raffinate e seducenti vivande che nascono tra le mani dei protagonisti e deliziano il palato e l’animo dei loro commensali, dalla piccola cameriera agli amici più intimi.
Per The Pot-au-Feu il regista e sceneggiatore Trần Anh Hùng si è avvalso dell’aiuto dello chef Pierre Gagnaire per la preparazione delle pietanze, sia prima delle riprese che sul set. Nel film non vi sono piatti finti, questi, grazie ad un team di tecnici, sono stati realmente preparati durante le riprese. La Passion De Dodin Bouffant (The Pot-Au-Feu) porta così sul grande schermo una sorta di danza appassionata attorno a fuochi, pentole, forno e tavole imbandite, una coreografia d’amore dei protagonisti tra loro con al centro il cibo.
Oltre a ciò lodevole è anche la storia delicata, poetica e tragica che segue la relazione tra i due protagonisti con Binoche e Magimel in straordinaria sintonia di coppia, inseriti in un contesto scenografico, di costumi e paesaggi che rievocano ambientazioni liriche e bucoliche fatte di un romantico decadentismo.
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