La Sirenetta, Mahmood: «Mi sento molto Sebastian. Le critiche? Ho la corazza di un granchio»

La nostra intervista alla voce di Sebastian nel nuovo live-action Disney in sala dal 24 maggio

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«Manifesto questo ruolo da quando avevo 5 anni». Così Alessandro Mahmoud – in arte Mahmood – annunciava ad aprile, a corredo di una foto postata sul suo profilo Instagram, di esser stato scelto come voce del granchio Sebastian nel nuovo live-acton de La Sirenetta. Nella foto, un bambino sorridente davanti la sua torta di compleanno e sullo sfondo un quaderno di Ariel.

 

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«È stato tutto surreale, sono super orgoglioso di rappresentare Sebastian, un personaggio che ha fatto sognare generazioni su generazioni» ci racconta Mahmood nella nostra intervista. «Ed è stato ancora più incredibile aver fatto l’audizione sia per il cantato sia per il parlato. È un onore e un grande senso di responsabilità. Volevo regalare alle generazioni di oggi lo stesso sogno che Sebastian ha regalato a me».

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Un cerchio che si chiude (o si apre, dipende da come lo si vede) per Mahmood, che si è detto «formato» dal contatto con l’acqua fin da piccolo, lui che è cresciuto tra Milano e il mare della Sardegna (regione scelta, tra l’altro, come set del film). Proprio Sebastian, rivela, è sempre stato il suo personaggio preferito: «Ci sono tanti lati del carattere di Sebastian che mi rappresentano. Mi piace quando sta esaurito, felice, tenero, nervoso». E, un po’ come la corazza di un granchio, non si lascia influenzare dalle critiche piovute dopo l’annuncio del suo casting: «mi sento talmente granchio che niente mi può scalfire».

Guarda qui la nostra video intervista a Mahmood