Le assaggiatrici, inizio riprese per l’adattamento di Silvio Soldini (foto)

Dal romanzo di Rosella Postorino, si gira in Alto Adige

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Le assaggiatrici Silvio Soldini

Si prepara un gradito ritorno per il cinema italiano, quello del milanese Silvio Soldini, pronto a girare il suo nuovo film, Le assaggiatrici. Fissato l’inizio delle riprese al 17 maggio 2024 in Alto Adige, in provincia di Bolzano, il regista – che non vedevamo dal 3/19 del 2021, con Kasia Smutniak – muove il primo passo per la realizzazione dell’adattamento dell’omonimo romanzo di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli, del quale è stata diffusa una prima foto dal set.

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Un romanzo ispirato dalla testimonianza dell’ultima assaggiatrice di Hitler che nel 2018 risultò vincitore del Premio Campiello e che ha saputo vendere oltre un milione di copie in tutto il mondo, diventando un best-seller internazionale pubblicato in 46 paesi. Una storia mai raccontata che promette di accendere una nuova luce su ciò che nemmeno la guerra è in grado di strappare al cuore e al corpo delle donne e degli uomini, per la quale il regista – che abbiamo di recente visto come Direttore Artistico del progetto FilmLab, del Piccoli passi con Anna Ferzetti e degli altri due corti – avrà ai suoi ordini Elisa Schlott, Max Riemelt e Alma Hasun.

 

Le assaggiatrici Silvio Soldini

LUMIÈRE & CO. in coproduzione con TARANTULA e TELLFILM prodotto da LIONELLO CERRI e CRISTIANA MAINARDI coprodotto da JOSEPH ROUSCHOP, KATRIN RENZ e STEFAN JÄGER distribuzione italiana e internazionale VISION DISTRIBUTION con il sostegno del MiC – Ministero della Cultura, di IDM Film Commission Südtirol e della REGIONE LAZIO Lazio Cinema International.

 

Le assaggiatrici, trama

Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa della fine della guerra e del suo ritorno. Rosa scoprirà presto che quel villaggio apparentemente tranquillo nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi a lui destinati. Divise tra la paura di morire e la fame che le divora, le “assaggiatrici” stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. La “berlinese” fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza, succede qualcosa che la farà sentire una traditrice. L’arrivo di un ufficiale delle SS che, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.